Fukushima, 10 anni fa la tragedia:
il Giappone commemora le vittime
L’11 marzo 2011 un terremoto causò oltre 15mila vittime ma anche uno tsunami che portò al peggior disastro nucleare dal post Chernobyl

Fukushima, 10 anni fa la tragedia: il Giappone commemora le vittime
Oggi sono dieci anni esatti dalla triplice catastrofe di Fukushima e il Giappone commemora l’anniversario. L’11 marzo 2011 il terremoto di magnitudo 9, il successivo tsunami e la dispersione delle radiazioni dalla centrale nucleare causarono la morte di oltre 15.000 persone. Un decennio dopo, la zona nord della regione, a circa 10 km dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, da cui è fuoriuscito il materiale radioattivo che ha compromesso la zona, è ancora inabitale. L’accesso sarà vietato completamente in oltre il 12% dell’intero territorio almeno fino al 2023.
I residenti delle aree maggiormente colpite dal disastro, nelle prefetture di Fukushima, Iwate e Miyagi, hanno osservato un minuto di silenzio. Esattamente alle 14:46 (le 6:46 in Italia). L’orario preciso in cui si è verificato il sisma. Molte municipalità hanno deciso di andare avanti con l’organizzazione delle cerimonie dopo la cancellazione dell’anno scorso a causa della pandemia del Coronavirus. Anche a Tokyo un memoriale è stato organizzato al Teatro Nazionale con la presenza del premier, Yoshihide Suga, l’Imperatore Naruhito e la consorte Masako. Ma in questa occasione il pubblico non è ammesso per le tradizionali offerte floreali. L’evento di commemorazione è stato organizzato ogni anno dal 2012. Ma nel 2020 l’ex premier Shinzo Abe si limitò a offrire dei fiori, registrando un messaggio dalla sua residenza.
Le parole dell’ambasciatore italiano a Tokyo sulla strage di Fukushima
Durante una visita nella prefettura di Fukushima, nei giorni scorsi, Suga ha ribadito la volontà del governo di andare avanti col processo di ricostruzione nelle aree devastate. E, in questa direzione, rientra l’estensione fino al 2031 dell’operato dell’Agenzia della Ricostruzione, costituita appositamente per coordinare la riedificazione dell’area. Più di 30.000 miliardi di yen (232 miliardi di euro) sono stati spesi in progetti di ricomposizione del territorio negli ultimi 10 anni. Con gli ordini di evacuazione rimossi solo parzialmente in alcune aree. Mentre va avanti il processo di decontaminazione della regione.
In base ai dati ufficiali della Agenzia di Polizia, 15.900 persone sono morte durante il disastro, prevalentemente durante lo tsunami, mentre 2.525 risultano ancora disperse. Attualmente solo 9 dei 33 reattori nucleari a scopo commerciale presenti in Giappone hanno ricevuto l’approvazione per il loro riavvio, ma appena 4 sono funzionanti, rispetto ai 54 reattori prima dell′11 marzo 2011.
“Oggi, 11 marzo 2021, ricordiamo commossi la tragedia che il Giappone fu chiamato dieci anni fa a fronteggiare. Il nostro pensiero va, in questa giornata, alle famiglie delle vittime del sisma del Tohoku. Ricordiamo assieme in queste ore la straordinaria reazione delle Istituzioni e del Popolo del Giappone – che con grande orgoglio e umanità hanno promosso la ricostruzione delle regioni colpite dal terremoto e dallo tsunami – e le tantissime testimonianze di amicizia e solidarietà giunte dall’Italia e dalla comunità italiana qui residente”. Così l’Ambasciatore italiano a Tokyo, Giorgio Starace, in occasione dell’anniversario decennale della catastrofe di Fukushima.