Francia, riforma delle pensioni è legge: montano le proteste

Il presidente Macron è ‘sopravvissuto’ alla sfiducia, e ha annunciato che interverrà sul tema con intervista televisiva a Tf1 e France 2

Palazzo dell'Eliseo | Foto di pubblico dominio
Newsby Lavinia Nocelli 21 Marzo 2023

In Francia, le mozioni di sfiducia contro la riforma delle pensioni voluta dal governo non sono passate. La bocciatura di queste significa che la riforma è stata approvata dalla legislatura, ed è quindi legge: in Francia, perciò, l’età di uscita dal lavoro passerà da 62 a 64 anni dal 2030, tra 7 anni. Nel frattempo, però, l’età salirà gradualmente di 3 mesi ogni anno. La bocciatura delle mozioni ha portato a numerosi scontri nella serata di lunedì 20 marzo, tra manifestanti e polizia: il numero delle persone fermate durante i disordini ammonta a 171. Il presidente Macron è ‘sopravvissuto’ alla sfiducia, e ha annunciato che interverrà sul tema con un’intervista televisiva a Tf1 e France 2, in programma mercoledì 22 marzo, come ha riportato Adnkronos. Il presidente, finora, ha lasciato gestire la questione alla premier Elisabeth Borne, senza intervenire nel merito. 

Manifestazione
Manifestazione | Foto Newsby

Scontri in Francia

A Parigi, nella serata di lunedì 20 marzo si sono tenute manifestazioni in diverse aree della città. Come riporta Rainews, diversi scontri sono stati registrati nel distretto della stazione di Saint-Lazare e intorno a Place de l’Opera. Un’altra manifestazione si è tenuta nei pressi dell’Assemblea Nazionale, a Place Vauban, mentre dopo le 21 un corteo – per lo più di giovani – ha attraversato rue Reaumur e rue Montmartre, rovesciando i bidoni lungo il tragitto: diversamente, diversi rifiuti sono stati incendiati in altre parti della città. Un altro gruppo di persone si è radunato a Chatelet, vicino all’Hotel de Ville. Anche gli studenti si sono fatti sentire, tra blocchi e comizi: all’università di Parigi 1, diversi studenti hanno votato per occupare la sede di Tolbiac, mentre nel pomeriggio di lunedì, L’Alternative, un sindacato studentesco, ha contato una cinquantina di università e scuole mobilitate. Nello specifico, le occupazioni si segnalano a Parigi 1 o Montpellier 3-Paul Vale’ry e blocchi a Lille 2, Parigi 8 o Saint-Etienne. Manifestazioni sono state registrate anche a Strasburgo, Lione, Tolosa e Lille.

Proteste
Proteste | Pixabay @Antonio_Cansino

I netturbini

Nel frattempo continua lo sciopero dei netturbini, in atto dallo scorso 7 marzo. Nel tredicesimo giorno di sciopero, diverse città della Francia, tra cui Parigi, sono invase dai rifiuti, con lo sciopero che potrebbe essere ancora prorogato. Mentre l’aria diventa sempre più irrespirabile, sono diversi i motivi che hanno spinto la categoria a muoversi: oltre al progetto di legge del governo sulle pensioni, a questo si sono aggiunte diverse questioni che tornano ciclicamente nel Paese. Tra queste troviamo gli stipendi, il mancato riconoscimento socio-economico e le difficili condizioni di lavoro.