Florida, l’editore Penguin Random House fa causa: “Vietano i libri su razzismo e Lgbtq+”

La casa editrice Penguin Random House fa causa a un distretto scolastico della Florida per aver vietato alcuni dei suoi libri

Foto | Pixabay @LubosHouska
Newsby Giulia De Sanctis 18 Maggio 2023

Il gruppo di scrittori PEN America e l’editore Penguin Random House hanno fatto causa a un distretto scolastico della Florida per la rimozione di libri sulle identità razziali e LGBTQ+, l’ultima opposizione a una politica centrale nell’agenda del governatore Ron DeSantis che si prepara a candidarsi alla presidenza.

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Foto | Wikimedia Commons @Bertelsmann Unternehmenskommunikation

La causa federale sostiene che il distretto scolastico della contea di Escambia e il suo consiglio scolastico stiano violando il Primo Emendamento attraverso la rimozione di 10 libri dagli scaffali della biblioteca.

La causa non vede DeSantis come imputato, anche se il governatore repubblicano ha sostenuto politiche che consentono la censura e la contestazione di libri in base alla loro idoneità per i bambini nelle scuole, suscitando clamore a livello nazionale.

“I libri hanno la capacità di cambiare la vita in meglio e gli studenti in particolare meritano un accesso equo a una vasta gamma di prospettive. La censura, sotto forma di divieti sui libri come quelli emanati dalla Contea di Escambia, è una minaccia diretta alla democrazia e ai nostri diritti costituzionali“, ha dichiarato in un comunicato Nihar Malaviya, amministratore delegato di Penguin Random House.

I funzionari scolastici della Contea di Escambia non hanno risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Il caso Disney contro Ron DeSantis

Non è il primo caso di multinazionale dei media che decide di agire per vie legali contro il governo DeSantis: meno di un mese fa è stata infatti Disney a citare in giudizio il governatore della Florida per la revoca delle licenze sul suo distretto di parchi a tema, sostenendo che il governatore abbia condotto una “campagna mirata di ritorsione governativa” dopo che la società si è opposta a una legge che i critici chiamano “Don’t Say Gay”.

“La Disney si rammarica di essere arrivata a questo punto – si legge nel documento – “Ma avendo esaurito gli sforzi per cercare una risoluzione, alla società non resta altra scelta che presentare questa causa per proteggere i suoi membri del cast, gli ospiti e i partner locali per lo sviluppo da una campagna implacabile per armare il potere governativo contro Disney come ritorsione per aver espresso un punto di vista politico impopolare nei confronti di alcuni funzionari statali».

Ron DeSantis
Ron DeSantis (fonte: ANSA)

Il governatore della Florida appoggia le politiche di censura e contestazioni dei libri

Ron DeSantis, che dovrebbe annunciare la sua candidatura alle presidenziali nei prossimi giorni, ha puntato molto sulle divisioni culturali di etnia, orientamento sessuale e genere per ottenere il sostegno degli elettori conservatori che decidono le elezioni primarie repubblicane.

A marzo DeSantis mostrò esempi di libri ritrovati nelle biblioteche e nelle aule dei distretti scolastici di tutto lo Stato che contenevano quelli che ha definito contenuti pornograficialtri tipi di contenuti violenti e non adatti ai bambini.