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A Expo Dubai il Vietnam celebra la versatilità del bambù

A Expo Dubai, ogni Paese cerca di valorizzare al massimo le sue risorse. Il Vietnam ha dedicato ampio spazio al bambù, uno dei materiali per cui è più noto nel mondo. Hoang Tran, il commissario generale del Padiglione del Vietnam, ha spiegato che “il bambù è il simbolo del Vietnam. I vietnamiti sono resilienti e affrontano le avversità proprio come il bambù di fronte alle tempeste di vento. Quando lo tagli, ricresce. Le sue radici proteggono dalle inondazioni. È un materiale sostenibile”. Tran ha spiegato che i giovani vietnamiti si stanno impegnando affinché il bambù resti al centro dell’economia del Paese asiatico anche in futuro. “Le nuove generazioni sono attente all’economia circolare e stanno escogitando modi creativi per l’uso del bambù nella vita quotidiana e nel futuro”.

Gli utilizzi del bambù

Phuong Do Lan, la responsabile della comunicazione del padiglione del Vietnam, ha raccontato che in Vietnam il bambù si presta a tanti utilizzi diversi. Può essere impiegato nella creazione di strumenti musicali e biciclette, oltre che nel settore delle costruzioni. All’Expo di Milano il materiale era stato usato per realizzare il padiglione nazionale nella sua interezza. In quello presente a Dubai solo gli interni sono stati creati con il bambù. Esistono alcune mountain bike di lusso, costruite dalla TreviBike, realizzate interamente con questo materiale. Il bambù rilascia oltre il 35% di ossigeno in più rispetto ad altri alberi e assorbe da tre a quattro volte più anidride carbonica.

Il Vietnam come meta turistica

Grazie al suo passato rurale, intrinsecamente collegato al futuro, negli anni il Vietnam è diventato una meta turistica piuttosto ambita. Nel 2019 e nel 2020 il Paese è stato salutato come la principale destinazione dai World Travel Awards. “L’intero padiglione parla di connettività, da uno squarcio a quella che è la connessione tra natura e persone, passato e presente, tradizione e modernità. Il bambù è il materiale vietnamita che storicamente ha svolto un ruolo importante nella nostra vita quotidiana e che invia anche un messaggio sui nostri obiettivi per un futuro sostenibile”, ha concluso il vice commissari del Padiglione del Vietnam.

Come si richiede il visto per il Vietnam?

Per chi desidera visitare il Vietnam per un periodo più lungo di 15 giorni  è necessario ottenere un visto elettronico. È possibile richiederlo online (solo nel caso di viaggi lunghi al massimo 30 giorni) al costo di 49,95 €, risparmiando così tempo e denaro (la tassa di bollo può costare tra i 22 e i 45 €). Dopo averlo ricevuto per email è opportuno stamparlo e tenerlo sempre a portata di mano. Per fare la richiesta è necessario soddisfare alcuni requisiti. In primo luogo, bisogna aver scelto almeno il primo luogo di pernottamento della vacanza. Inoltre, bisogna essere in possesso di un passaporto che sia valido almeno 30 giorni in più del visto, non essere affetti da malattie mentali o trasmissibili, non essere stati espulsi dal Vietnam nei tre anni precedenti. È anche necessario assicurarsi di raggiungere il Paese tramite uno degli aeroporti, porti marittimi e posti di frontiera inseriti in questa lista. Per tutta la durata della vacanza è possibile entrare e uscire dal Vietnam una sola volta e solo nelle località inserite nel modulo di richiesta per il visto.

Il visto per il Vietnam può essere richiesto in qualsiasi momento tramite la compilazione di un modulo online. Dopo aver inserito i dati richiesti bisogna procedere con il pagamento (tramite Visa, Mastercard, Nexi, American Express, Postepay o PayPal) e caricare la scansione del passaporto e della fototessera.

Al momento, a causa dell’emergenza Covid, è impossibile recarsi in Vietnam per una vacanza o un viaggio di affari.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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