MONDO

Expo Dubai 2020, bagno di folla e selfie per Jair Bolsonaro

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Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha fatto visita all’Expo 2020 di Dubai in occasione della ricorrenza, che si celebra proprio in questi giorni, legata alla firma del Trattato di Petropolis del 1903. Dopo la cerimonia ufficiale, alla quale è seguito un breve concerto di musica brasiliana, Bolsonaro ha salutato i visitatori e i concittadini che lo acclamavano concedendosi ai selfie e alle strette di mano in mezzo alla folla.

La delegazione brasiliana, accompagnata dalle autorità emiratine, ha poi raggiunto a piedi il Padiglione del Brasile per una visita istituzionale. Bolsonaro non ha mai indossato la mascherina né nel corso del breve concerto né durante il tragitto verso il padiglione brasiliano.

Bolsonaro, la recente visita in Italia e le polemiche ad Anguillara Veneta

L’ultima uscita a livello internazionale di Jair Bolsonaro risale al G20 di Roma. A margine dell’evento che riuniva nella Capitale le grandi potenze mondiali, proprio in Italia esplodeva la polemica legata alla cittadinanza onoraria assegnata al Capo dello Stato brasiliano dalla cittadina di Anguillara Veneta, in provincia di Padova.

In molti, infatti, avevano criticato il gesto del comune veneto, dal quale partirono alla volta dell’America latina proprio gli avi di Bolsonaro. Il presidente del Brasile, infatti, è stato recentemente accusato di crimini contro l’umanità a causa della gestione deficitaria della pandemia di Covid-19 nel proprio Paese. Inoltre è nel libro nero degli ambientalisti per le decisioni che stanno portando alla deforestazione dell’Amazzonia.

Bolsonaro, inoltre, non era fra i leader mondiali che hanno preso parte alla Cop26 di Glasgow. Altro motico di critiche da parte della comunità internazionale.

Fabrizio Rostelli

Romano, classe 1985. Giornalista e videomaker. Coordinatore della redazione di Roma di Alanews. Collaboro stabilmente con Il Manifesto realizzando approfondimenti che spaziano dalla cultura alla politica internazionale. Ho lavorato come corrispondente negli Stati Uniti per diverse testate ed emittenti televisive tra cui Fanpage, Adnkronos e La7. Ho seguito le elezioni presidenziali americane del 2016 e del 2020 tra New York e Washington.

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