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Erdogan non andava in Egitto da 12 anni, perchè?

Dovevano essere i giorni della visita del presidente russo Vladimir Putin ad Ankara, invece è saltato l’arrivo del capo del Cremlino, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si appresta a partire per il Cairo.

Il rinvio a data da destinarsi della missione in Turchia di Putin è giunto inaspettato: Erdogan cerca di invitare il leader russo sin dall’inizio della crisi in Ucraina, ben prima dell’inizio dell’invasione, ma invano. In attesa di sapere di più sui motivi del cambio di programma e su una eventuale nuova data il leader turco si consolerà con un impegno non meno gravoso: l’incontro con il presidente egiziano Abdel Fettah Al Sisi.

Perché Erdogan non è più andato in Egitto?

I TB2 Bayraktar risultarono infatti decisivi per sconfiggere le forze di Khalifa Haftar in Libia appena pochi anni fa, mandando su tutte le furie al Sisi, principale sostenitore del generale libico sconfitto.
Proprio la collaborazione nell’ambito della Difesa è uno dei principali temi nell’agenda dell’incontro: Erdogan ha tuttavia grande interesse a rendere più solidi i rapporti commerciali e giungere a una definizione dei confini marittimi che superi quella stabilita dall’intesa tra Egitto e Grecia.
Erdogan non andava in Egitto da 12 anni, per quale motivo? – Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP – Newsby.it
Una definizione dei confini che permetta alla Turchia di far valere le proprie rivendicazioni, nonché quelle della parte turca di Cipro.
È però la crisi di Gaza il principale tema in agenda dei due leader, che nelle ultime settimane hanno moltiplicato gli sforzi per mediare con i palestinesi e favorire un cessate il fuoco.
Alla luce degli ultimi sviluppi appare improbabile che Erdogan si rechi a Rafah per mostrare solidarietà ai palestinesi: un’ipotesi di cui hanno parlato i media turchi nei giorni scorsi e su cui sembra che si sia abbattuta l’ombra dei recenti bombardamenti israeliani.

Tra Egitto e Turchia era scoppiata una forte crisi diplomatica in seguito al colpo di stato che, nel 2013, aveva portato al potere al Sisi e rovesciato i Fratelli musulmani di Mohamed Morsi, corrente politica ideologicamente vicina a Erdogan.

Al termine di un lento riavvicinamento durato due anni Turchia ed Egitto hanno nominato nuovi ambasciatori lo scorso luglio, facendo ripartire le relazioni diplomatiche.

Prima dell’inizio della guerra Erdogan e al Sisi si erano stretti la mano in Qatar a fine 2022, in occasione della cerimonia di apertura del mondiale di calcio. Dopo l’inizio del conflitto i due leader hanno avuto un incontro bilaterale a Riyad lo scorso novembre.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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