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MONDO

Emirati Arabi Uniti, cambiano i giorni del weekend: ecco perché

Novità in vista negli Emirati Arabi Uniti. Il governo emiratino ha infatti annunciato l’introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni e mezzo, che si traduce in un cambiamento per il weekend. Il fine settimana si uniformerà infatti allo standard occidentale e sarà dunque il sabato e la domenica (oltre al venerdì pomeriggio).

Il Paese del Golfo sembra quindi intenzionato ad allinearsi al resto del mondo. La nuova settimana lavorativa comprenderà dunque il venerdì, giorno sacro per l’Islam, ma solo per metà giornata. Le novità entreranno in vigore negli Emirati Arabi Uniti a partire dal 1° gennaio 2022.

Emirati Arabi Uniti, il weekend alla “occidentale”

Attualmente, la settimana lavorativa per gli UAE e le altre nazioni del Golfo va dalla domenica al giovedì; mentre per fine settimana s’intende il venerdì e il sabato. Secondo molti osservatori, il cambio di rotta è legato a doppio filo anche con gli interessi economici.

Perché la settimana lavorativa lunedì-venerdì, simile cioè al resto del mondo, potrebbe attirare maggiori capitali e investimenti dall’estero. E ciò comporterebbe anche l’aumento di liquidità per i mercati azionari di Dubai e Abu Dhabi.

Expo Dubai 2020 una spinta al cambiamento?

Con ogni probabilità, un incentivo al cambiamento potrebbe essere arrivato anche da Expo Dubai 2020, attualmente in corso negli Emirati Arabi Uniti. L’esposizione universale, oltre a un prestigioso palcoscenico, è infatti anche un importante banco di prova per il confronto internazionale.

E il successo dell’Expo emiratino (qui trovate la copertura completa dell’evento) è certificato anche dalla Banca Mondiale, secondo la quale l’inizio è stato “ottimo”. Il che non è scontato, se pensiamo alle difficili condizioni di partenza – pandemia in primis – che l’esposizione ha dovuto affrontare.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

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