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Covid, addio restrizioni in Gran Bretagna: l’annuncio di Boris Johnson

Basta restrizioni extra anti Covid in Gran Bretagna. Lo ha annunciato Boris Johnson alla Camera dei Comuni dopo il Question Time, come confermato dall’Ansa.

L’annuncio di Boris Johnson

Sarà formalizzata a partire da domani giovedì 20 gennaio la decisione di revocare la raccomandazione del lavoro da casa, il mini Green Pass vaccinale britannico e l’obbligo di indossare ovunque la mascherina. Ognuna di queste misure rientrava nel ‘piano B’ anti Covid adottato in Gran Bretagna contro la Variante Omicron. Tutte queste restrizioni non saranno più in vigore a partire da mercoledì 26 gennaio.

Il Premier del Regno Unito Boris Johnson, inoltre, ha annunciato un calo di contagi sul suolo britannico grazie al record di terze dosi booster dei vaccini. Tuttavia, come conferma l’Ansa, la mossa appare anche un modo per accattivarsi la pancia del gruppo Tory da parte del primo ministro. Johnson è infatti minacciato da un voto di sfiducia interno al partito sulla sua leadership in seguito allo scandalo Partygate.

I dati del Covid nel Regno Unito

Gli ultimi dati sono incoraggianti. I casi di Covid iniziano a diminuire, anche se la pandemia non è finita“, ha aggiunto una portavoce del governo britannico. Il 18 gennaio, in tal senso, è stata una giornata cruciale per il Regno Unito. I nuovi casi sono stati infatti 94.432, per la prima volta sotto quota 100 mila dal 23 dicembre. Si va dunque verso una progressiva abolizione di tutte le restrizioni, a parte probabilmente il tampone negativo.

Ci sarebbe però anche un risvolto economico, di cui ha parlato ‘The Times’. Secondo l’autorevole quotidiano inglese, il governo Johnson sta infatti lavorando a un piano di ridimensionamento della rete dei centri che effettuano test anti Covid. Il motivo nasce da una richiesta del Tesoro, che punta in questo modo a risparmiare circa 10 miliardi di sterline. Entro la primavera, dunque, il Regno Unito potrebbe addirittura dire addio a questi centri.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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