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Corsa dei tori, un uomo muore incornato: la tradizione controversa

Un uomo di 55 anni è morto dissanguato dopo essere stato incornato durante una delle leggendarie corse dei tori in Spagna. La tragedia si è consumata sabato, in occasione del Festival di Onda, nella comunità autonoma di Valencia. La vittima stava partecipando alla consueta corsa dei tori tra le strade cittadine, quando uno degli animali lo ha preso di mira ed è riuscito a incornarlo più volte. Gli altri partecipanti hanno tentato di attirare il toro, ma ogni sforzo per salvare l’uomo si è rivelato vano. Quando finalmente sono riusciti a soccorrerlo, le ferite erano troppo gravi e l’uomo è morto dissanguato. In seguito alla notizia della tragedia, il Comune di Onda ha annullato tutte le corride in programma per la festa cittadina.

La corsa dei tori, una tradizione pericolosa

In Spagna la corsa dei tori è una delle più antiche tradizioni legate alla corrida. Nota come “encierro”, consiste nel trasferimento dei tori da un recinto all’arena dove si terrà lo spettacolo. In diverse località spagnole, come Pamplona, questa operazione si tramuta in un vero e proprio spettacolo popolare, dove gli appassionati corrono insieme ai tori, guidati solitamente da un gruppo di buoi. Dal 1910 al 2009, sono almeno 16 le persone che hanno perso la vita durante l’encierro. Ma nonostante la pericolosità, la tradizione sembra destinata a non morire. Ogni anno, tra le 50 e le 100 persone vengono ferite durante la feria di San Fermin.

Encierro, i più famosi in Spagna

Il più famoso encierro è senza dubbio quello che si svolge nella città di Pamplona, in Navarra, nei giorni tra il 7 ed il 14 luglio, in occasione della Festa di San Firmino. Altra località conosciuta per l’encierro è San Sebastián de los Reyes nella Comunità di Madrid, conosciuta anche come “Piccola Pamplona“, ogni 28 agosto. Un’altra famosa località nota per la corsa con i tori è la cittadina di Ampuero, in Cantabria. Un encierro noto è quello di Cadice, tra i più pericolosi per le pochissime vie di fuga disponibili, in quanto si svolge in strette stradine del centro storico.

 

 

Linda Pedraglio

Sono nata e cresciuta in un piccolo paese vicino al lago di Como, ma, fra studio e lavoro, ho avuto modo di vivere città diverse: l’Erasmus a Helsinki, gli anni dell’università a Milano, il corso di giornalismo a Firenze. Sogno una piccola casa sul lago, piena di libri, che sono il mio affaccio sul mondo, e un foglio bianco per raccontare quello che osservo. Il mio romanzo del cuore è Anna Karenina. Mi occupo principalmente di libri, arte e cultura.

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