Grande crescita, nelle ultime settimane, di contagi da Coronavirus in Francia. Per questo, più di venti scuole, licei e collegi hanno dovuto chiudere i battenti, come annunciato dal ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer. La chiusura arriva ad appena tre giorni dalla riapertura scolastica. Sulla base delle dichiarazioni del rappresentante dell’esecutivo, si parla di un totale di 120-130 classi.
Per il ministro Blanquer, nonostante queste chiusure, la prima settimana è stata “piuttosto buona. Malgrado le paure tutti sono tornati in classe, e questo è molto positivo“, le sue parole.
Ogni giorno si attivano più o meno 250 protocolli per casi sospetti di Coronavirus. “Questi sospetti sono in maggioranza legati a fattori esterni alla scuola, dovuti a persone che spesso vengono contagiate prima del rientro in classe“.
Blanquer ricorda la procedura che ogni istituto deve osservare. “La persona sospetta viene immediatamente isolata, con la richiesta di rimanere a casa. In seguito le autorità sanitarie condurranno delle indagini per risalire ai contatti, con i relativi test e le misure necessarie“.
Il ministro Blanquer sottolinea che, se la situazione dovesse peggiorare, “si attiveranno protocolli per aiutare i genitori a tenere i bambini a casa. L’obiettivo è che le famiglie non siano turbate nella normalità delle loro vite“.
La ministra del Lavoro transalpina, Elisabeth Borne, precisa che sono allo studio “indennità giornaliere o attività parziali per i genitori eventualmente costretti a restare a casa per badare ai bambini allievi di una scuola costretta a chiudere”.
Più in generale, il Presidente Macron nei giorni scorsi si era espresso sulla riapertura delle scuole, definendola una priorità e sostenendo che tutto si svolgerà per evitare un nuovo lockdown generalizzato. “Ma niente può essere totalmente escluso, dipende da come evolverà l’epidemia e da come noi sapremo reagire“, aveva aggiunto.
Le ultime cifre indicano 7157 nuovi test positivi, e il tasso di positività è ripreso a salire leggermente. Aumentano anche i pazienti ricoverati in rianimazione, arrivati a 464 con gli ultimi 18 nuovi casi. Si è comunque ancora molto lontani dal picco della prima ondata, cioè i 7148 pazienti ricoverati in rianimazione perché colpiti dal Coronavirus. Con gli ultimi 21 decessi, il totale delle vittime sale a 30.706.
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