MONDO

Boris Johnson, svelati altri due party alla vigilia dei funerali del Principe Filippo

Continuano i guai per il premier inglese Boris Johnson al centro di una bufera politica e mediatica per lo scandalo partygate.
Secondo quanto riportato dal The Telegraph, lo staff di Downing Street avrebbe tenuto due feste la notte prima del funerale del principe Filippo, in un momento in cui le restrizioni Covid vietavano gli incontri al chiuso.

Nuovo scandalo partygate a Downing Street

Gli eventi sarebbero avvenuti il ​​16 aprile 2021 e protratti fino alle prime ore del mattino. Secondo il Telegraph gli eventi si sono svolti in un momento in cui il Regno Unito era in un periodo di lutto nazionale, che è durato dal 9 aprile al 17 aprile, in seguito alla morte del duca di Edimburgo. A quel tempo, l’Inghilterra era inoltre soggetta a restrizioni che stabilivano che le persone non potevano socializzare al chiuso, tranne che con la loro famiglia.

È profondamente deplorevole che ciò sia avvenuto in un momento di lutto nazionale e il numero 10 Downing Street si è scusato con il Palazzo“, ha detto ai giornalisti il ​​portavoce di Johnson. Johnson era nella sua residenza di campagna quel giorno e non è stato invitato a nessun raduno, ha detto il suo portavoce.

Sebbene il primo ministro non fosse presente agli eventi, le rivelazioni sollevano ulteriori domande sulle violazioni delle regole a Downing Street.

Sale il pressing per le dimissioni di Johnson

Dopo lo scoppio dello scandalo partygate il premier sta affrontando richieste di dimissioni da parte dell’opposizione e di alcuni alti conservatori. Dopo le scuse pronunciate in settimana al Parlamento, Johnson ha esortato i parlamentari ad attendere l’esito di un’indagine da parte dell’alto funzionario pubblico Sue Gray, prevista già per la prossima settimana. Si è scusato per la “rabbia e il dolore” causati dall’evento di partenza e ha riconosciuto che “non sarebbe dovuto accadere nel momento in cui è successo“.

Tuttavia, le feste in lockdown hanno destabilizzato non poco sia il capitale politico che l’indice di gradimento del premier. 1 inglese su 2 è convinto che dovrebbe dimettersi.

Il leader dei liberaldemocratici, Sir Ed Davey, ha ripetuto la sua richiesta al primo ministro di dimettersi sulla lista crescente dei partiti, twittando: “La regina seduta da sola, in lutto per la perdita del marito, era l’immagine distintiva del lockdown. Non perché sia ​​la regina, ma perché era solo un’altra persona, in lutto da sola come troppi altri. Mentre piangeva, No 10 faceva festa“.

 

Giulia Martensini

Classe '89, sono laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale e mi occupo da diversi anni di redazione di contenuti per l'online e articoli in ottica SEO. Nata a Brescia, ho vissuto a Parma e Milano con una parentesi di 10 mesi a Salamanca. Lettrice accanita ed ex attivista di Greenpeace Italia, scrivo soprattutto di attualità, sostenibilità e cultura.

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