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Biden-Putin, primo summit: “Faccia a faccia sia produttivo”

È iniziato con una stretta di mano a Villa La Grange a Ginevra il primo summit tra Joe Biden e Vladimir Putin, durato 4 ore. Si è partiti con un incontro tra i due leader, accompagnati dai rispettivi ministri degli Esteri. Poi la riunione si è svolta in un altro ambiente ed è stata allargata con cinque consiglieri per parte intorno a un lungo tavolo.

Breve scambio di battute, poi Biden e Putin si sono riuniti con i rispettivi capi delle diplomazie

Il presidente degli Stati Uniti d’America è da ieri in Svizzera e l’incontro è l’ultima tappa del suo tour europeo di otto giorni. Joe Biden e Vladimir Putin si sono stretti la mano: un segno importante perché le relazioni tra le due potenze sono ai minimi da anni. E su questo i due leader concordano. “Penso che sia sempre meglio incontrarsi faccia a faccia. Così il presidente Usa ha avviato l’incontro con il presidente russo a Ginevra. “Spero che il nostro incontro sia produttivo, ha risposto Putin. Il breve scambio di battute ha avuto luogo nella biblioteca al primo piano di Villa La Grange, di fronte alle telecamere. I due si sono riuniti poi con i rispettivi capi delle diplomazie, Antony Blinken, e Serghey Lavrov, insieme ovviamente ai traduttori. Il presidente russo è arrivato per primo nella spettacolare residenza a Ginevra dove si svolge lo storico summit. Ad accoglierlo, il presidente svizzero, Guy Parmelin, con cui si è stretto la mano. Subito dopo è arrivato anche il presidente degli Stati Uniti.

Putin: “Raggiunto un accordo con gli Usa per il ritorno degli ambasciatori”

È stato raggiunto un accordo con gli Usa per il ritorno degli ambasciatori. Lo ha detto Vladimir Putin dopo il summit con Joe Biden. “Vogliamo aiutare ad agevolare accordi di Minsk se l’Ucraina è disposta a farlo, lo faremo anche noi”, ha sottolineato Putin. Usa e Russia hanno concordato di iniziare consultazioni sulla cyber security e sul futuro del trattato New START, ha detto il presidente russo.

“Questa persona sapeva di violare una legge russa”. E ha “compiuto diverse volte lo stesso reato”. Lo ha detto Putin rispondendo ad una domanda su Alexej Navalny, l’oppositore del Cremlino in carcere. “Guantanamo è ancora aperto e non corrisponde agli standard internazionali dei diritti umani o alle leggi degli Stati Uniti. Di che diritti umani stiamo parlando? In Europa c’erano prigioni dove si torturava. In Russia stiamo sviluppando il nostro percorso”, ha aggiunto Putin.

Putin ha definito i colloqui con Joe Biden “molto costruttivi”, aggiungendo di non ritenere che ci sia stata “ostilità” tra i due leader. Riguardo al suo interlocutore, Putin ha detto che Biden “è molto diverso dal presidente Trump”. E lo ha definito uno “statista esperto”. Il leader russo ha spiegato che i due hanno parlato dettagliatamente per due ore: una cosa, ha sottolineato, che non sarebbe possibile fare con la maggior parte dei politici.

Quel precedente del 1985 tra Reagan e Gorbaciov

La scelta di Ginevra rimanda al vertice tra Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov nel 1985. La villa, controllata da imponenti forze di sicurezza, è simmetrica e permette ai due leader di avere lo stesso quantità di stanze e di spazio a disposizione, ha sottolineato un funzionario svizzero del protocollo. Il presidente della Confederazione elvetica aveva accolto oggi a Ginevra “città della pace” i presidenti di Usa e Russia, Joe Biden e Vladimir Putin. All’entrata di Villa La Grange, Parmelin ha affermato che la Svizzera è “felice, in conformità alla sua tradizione di buoni uffici, di favorire il dialogo e la mutua comprensione. Vi auguro un dialogo fruttuoso nell’interesse dei vostri Paesi e del mondo”, ha aggiunto.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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