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Attentato a Nizza, Di Maio: “Al fianco della Francia contro terrorismo”

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“L’Italia esprime profondo cordoglio per il barbaro attentato di Nizza. Arrivato in visita ufficiale in Israele, il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, ha voluto esprimere il cordoglio da parte delle istituzioni italiane nei confronti delle vittime del brutale attentato di matrice terroristica compiuto nella città rivierasca giovedì mattina.

Di Maio: “Vicini al popolo francese e al dolore delle famiglie”

Il ministro è arrivato in giornata a Gerusalemme. Il suo primo pensiero è proprio per le vittime dell’attentato in Francia. Successivamente ha presentato gli appuntamenti istituzionali con l’omologo israeliano Gabi Ashkenazi, il presidente Benjamin Netanyahu e il primo ministro ‘alternato’ Benny Gantz.

“Siamo vicini al popolo francese e al dolore delle famiglie delle vittime – ha detto Di Maio -. L’Italia ripudia ogni estremismo e resta al fianco della Francia nella lotta contro il terrorismo e ogni radicalismo violento“.

La visita del ministro degli Esteri in Israele: gli appuntamenti

Di Maio è in una delle città simbolo del Medioriente per siglare una serie di accordi bilaterali per la cooperazione scientifica, culturale ed economica fra l’Italia e Israele. Le visita è iniziata oggi, in una giornata che vede lo svolgimento di numerose celebrazioni per il venticinquesimo anniversario dell’assassinio di Itzhak Rabin.

Il ministro ha anche visitato il Memoriale della Shoah di Yad Vashem a Gerusalemme. Si è soffermato, in particolare, davanti alla parete che ricorda gli ebrei italiani sterminati dai nazisti, deponendo un mazzo di fiori. In seguito ha anche visitato il Memoriale in ricordo dei bambini ebrei uccisi.

Venerdì, ancora a Gerusalemme, inconfrerà padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, e il nunzio apostolico, monsignor Leopoldo Girelli. Seguiranno poi l’incontro con Nickolay Mladenov, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medioriente, e il trasferimento a Ramallah per incontrare il preier palestinese Mohammad Shtayyeh e il ministro degli Esteri Riad Malki.

Francesca Del Vecchio

“Che altro avresti potuto fare?”. È la frase che mi ripetono tutti quelli che mi conoscono. Io, che sono ottimista, penso che intendano che sono nata per questo lavoro. La mia indole è un po’ vintage: se potessi, girerei dappertutto con penna e taccuino. Ma ho imparato a raccontare la realtà anche con strumenti più aggiornati: così è nata la mia passione per il giornalismo digitale. Sono coordinatrice di desk video per importanti editori nazionali, ma il mio primo amore è il mondo arabo, di cui scrivo quando posso (insomma: quelle poche volte che le giornate hanno 48 ore)

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