Altro che smartphone, ecco quando e dove è apparso per la prima volta lo smile? La risposta è sorprendente

Lo smile è senza dubbio l’emoji più famosa al mondo, ma sapete quando è nata? La risposta è molto più incredibile di quanto possiate immaginare

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Newsby Federico Liberi 13 Ottobre 2023

Lo smile è l’emoji più conosciuta al mondo, ma sapete quando è nata? La prima emoji al mondo, stando a quanto scoperto da un gruppo di ricercatori, potrebbe essere stata scolpita, per la prima volta, in Turchia nel 1700 a.C. circa. Nell’antica città di Karkams, gli archeologi hanno trovato una brocca di 3.700 anni su cui era incisa quella che sembra essere una faccina sorridente. La notizia è sorprendente, ma cosa pensano gli esperti a riguardo?

La prima emoji ha circa 3700 anni, ma è davvero così? Ecco cosa ne pensano gli esperti

Durante i lunghi scavi della città, è emersa una brocca di sorbetto contrassegnata con una faccina sorridente, suggerendo che potrebbe essere stata intenzionalmente decorata. Questo reperto, simile a un vaso di colore bianco sporco con un manico corto, è stato rinvenuto nei sette anni di scavi nel distretto di Karkamis, lungo il confine siriano, sotto la guida del professor Nicolò Marchetti, archeologo dell’Università di Bologna, in Italia, il quale, successivamente, ha anche ampiamente commentato la scoperta. “Abbiamo trovato una varietà di cubi e urne”, ha riferito il professor Marchetti all’agenzia Anadolu. “Il più interessante è un vaso del 1700 avanti Cristo che presenta l’immagine di un ‘sorriso’. La pentola serviva per bere il sorbetto. Molto probabilmente questo rappresenta lo smile più antico del mondo”.

Emoji dello smile
Immagine | Pixabay @Ace2020 – Newsby.it

Gran parte della ceramica rinvenuta nel sito, sotto la guida del professor Marchetti, riflette l’era degli Ittiti, un’antica civiltà e impero situato nella regione centro-settentrionale dell’Anatolia. La brocca contrassegnata con lo “smile” è ora esposta nel vicino Museo Archeologico di Gaziantep.

Gli Ittiti, popolo antico noto per la loro abilità nei combattimenti e i conflitti con gli Egizi, rivela ora un lato più allegro grazie a questa recente e sorprendente scoperta archeologica. La brocca ritrovata durante gli scavi nell’antica città di Karkemish, mostrerebbe, infatti, un segno di gioia che darebbe un’immagine più vivace della civiltà ittita.

La sorprendente faccina sorridente è emersa solo quando gli archeologi turchi e italiani hanno pazientemente ricomposto i cocci della brocca risalente al 1700 a.C. Questo straordinario reperto, utilizzato per servire lo sherbet, una bevanda mediorientale, rivela un tocco di gioia nella vita quotidiana degli Ittiti.

La faccina sorridente sulla brocca risalente al 1700 a.C. solleva l’interessante questione della percezione visiva. Secondo il professore Nicolò Marchetti, direttore degli scavi, la presenza della faccia sorridente è innegabile e non è dovuta a tracce di dipinto o paralleli nell’arte ceramica dell’area. Tuttavia, la scelta di interpretazione è aperta e può coinvolgere il nostro sguardo moderno o il fenomeno psicologico della pareidolia.

La nascita ufficiale dello smiley iconico è del 1963 a Worcester, Massachusetts, attraverso il lavoro veloce del graphic designer Harvey Ball, è una storia affascinante. La sua creazione, commissionata dalla State Mutual Life Assurance Company, si è trasformata in un simbolo globale di positività e ha raggiunto l’iconica forma che conosciamo oggi: un cerchio giallo con una bocca a forma di parentesi e due punti per gli occhi. Un’evoluzione moderna di espressione positiva che ha lasciato il segno nella cultura popolare.

I segni emotivi digitali, noti come emoji, hanno ufficialmente preso vita negli anni ’80 come espressione di emozioni digitali. Circa sei miliardi di emoji vengono inviate in tutto il mondo ogni giorno e, data la recente scoperta, forse venivano utilizzati anche in un passato molto antico.

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