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MONDO

“C’è puzza di calzini sporchi”: un aereo è costretto a tornare indietro

Odore di calzini sporchi nella cabina di pilotaggio di un aereo. Questa è l’incredibile motivazione con la quale un volo della Swiss International Airlines, partito da Londra e diretto a Zurigo, è dovuto tornare indietro 30 minuti dopo il decollo da Heathrow. Come riporta il canale francese Bfm Tv, l’accaduto risale allo scorso 7 novembre. Un passeggero del volo ha chiesto l’indennizzo, che però gli è stato negato.

I motivi per cui non verranno risarciti i passeggeri dell’aereo in cui c’era odore di calzini sporchi

Questo perché, secondo la compagnia si è trattato di una “circostanza eccezionale” che non dà diritto al risarcimento. In caso di notevole ritardo, le regole europee prevedono infatti un indennizzo (tra 250 e 600 euro a seconda dei casi). “L’aereo è stato costretto a tornare a Londra a causa dell’odore di calzini sporchi nella cabina di pilotaggio. Consideriamo la cancellazione del volo circostanza straordinaria. Per questa ragione, dobbiamo rifiutare la sua richiesta”, è stata la risposta ricevuta dal passeggero. Si tratta di una di un “vizio imprevisto nella sicurezza del volo” che non dà diritto a risarcimento per il centinaio di passeggeri a bordo del volo LX339. Secondo quanto riporta il canale francese, a causa dell’inversione di marcia, i passeggeri sono stati costretti a pernottare una notte in hotel.

Il principio di precauzione che ha indotto i piloti a tornare indietro

Quando l’aereo è decollato, i piloti hanno subito notato un odore pestilenziale nella cabina di pilotaggio, come riportato dal sito Airlive.net. Usando il principio di precauzione, hanno deciso quindi di voltarsi e tornare al punto di partenza. Se, in un primo momento, la compagnia aerea aveva sostenuto un’emergenza medica, è stato poi rivelato, qualche giorno fa, che l’improvvisa inversione di marcia era in realtà dovuta proprio a quell’odore pestilenziale di calzini sporchi nel pozzetto.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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