Zenzero, antitumorale e alleato del cuore, ma se hai questo disturbo non lo devi neanche guardare: è pericolosissimo

Zenzero, quando è meglio evitare di mangiarlo - Newsby.it
Una pianta ricchissima di sostanze benefiche, ma se si soffre di questo disturbo bisogna assolutamente evitarla: gli effetti possono essere dannosi.
Lo zenzero, deperibile in commercio sia sotto forma di radice intera sia in polvere ed essiccato, è una delle piante più ricche di sostanze benefiche. All’interno di questa radice, si trovano vitamine, sali minerali e carboidrati che combinati tra loro sono una vera e propria bomba di salute.

Lo zenzero, utilizzato da sempre per curare moltissimi disturbi
Già i nostri nonni utilizzavano questa pianta per alleviare i disturbi gastrointestinali e contrastare il senso di nausea. Non a caso si consiglia alle donne in gravidanza che soffrono di questo disturbo accentuato di consumare più frequentemente lo zenzero.
I suoi componenti, infatti stimolano la digestione, eliminano i dolori e i gonfiori addominali e contrastano anche la dissenteria. In Oriente lo utilizzano soprattutto come antinfiammatorio per contrastare febbre e raffreddore e tutte le infezioni a livello del primo tratto respiratorio.
Si utilizza in caso di influenza poiché ha un potente effetto antivirale e antimicrobico ed è capace di ridurre gli attacchi di emicrania e tutti i dolori muscolo articolari derivati da infiammazioni.
All’interno contiene ferro, vitamina B, E, C, zinco, magnesio e poli fenoli importanti per moltissime funzionalità del nostro organismo. È stato dimostrato, inoltre, che consumando frequentemente questa radice si aumenta la possibilità di contrastare l’insorgere di tumori al colon retto.
Ma non basta. Lo zenzero infatti riuscendo a regolare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue è un ottimo alleato dell’apparato cardiocircolatorio anche perché riesce a prevenire la aterosclerosi e le conseguenti patologie ai danni dei vasi sanguigni e del cuore.
Questa spezia è consigliata anche in caso di ipertensione poiché possiede una proprietà vasodilatatrice ed infine è alleata della nostra dieta poiché accelera il metabolismo e aiuta a perdere i chili in eccesso.
Quando tenersene alla larga
Esistono, però, dei disturbi o delle patologie per i quali è consigliatissimo consumarlo. Se si sta seguendo, ad esempio, una cura di antinfiammatori e ipotensivi, è bene evitarlo per evitare che il suo effetto fluidificante vada a interferire sull’azione dei medicinali.
Data la sua capacità vaso-dilatoria è sconsigliata a chi soffre di pressione bassa. Chi, inoltre, soffre di emorroidi deve eliminarlo dalla dieta poiché la loro la sua composizione peggiora drasticamente il problema aumentando i dolori e contrastando la guarigione.

La sua azione sul metabolismo lo rende però sconsigliato per chi è sottopeso e deve riprendere la forma fisica acquistando dei chili. Lo zenzero ostacola questo processo e può produrre gravi conseguenze.
In ultimo, chi soffre di calcoli biliari non dovrebbe mai consumarlo nella propria dieta. Lo zenzero, infatti, stimola la produzione dei succhi gastrici e il conseguente rilascio di bile dalla cistifellea. Un eccessivo lavoro di questo organo, quindi, non fa altro che peggiorare la situazione.