Sono in tanti a chiedersi quando si viaggia in aereo con bambini piccoli se bisogna pagare il biglietto e se hanno necessità di avere un posto loro assegnato, ecco tutto quello che c’è da sapere.
Quando le famiglie programmano un viaggio c’è sempre un dubbio da sciogliere: quello sul costo del biglietto dell’aereo per i bambini più piccoli. Proprio così, alcuni a volte escludono a priori l’opzione di viaggiare in aereo perché temono che il costo da pagare anche per i più piccoli sia elevato.
Ma è davvero così? Insomma, quando bisogna pagare un biglietto aereo per i bambini più piccoli? Soprattutto, questi ultimi hanno necessità obbligatoria di avere un posto assegnato? Ecco le risposte a tali domande.
Viaggi in aereo con bambini: le informazioni da conoscere prima di partire
In primo luogo, è bene conoscere quali sono i documenti necessari per far viaggiare un bambino in aereo. Ebbene, quasi tutte le compagnie accettano a bordo passeggeri neonati di appena due settimane. Tuttavia, per quelli che sono più piccoli, la compagnia potrebbe richiedere un certificato da parte del pediatra.

Inoltre, per quanto riguarda i documenti, un minore può viaggiare con passaporto individuale, con la carta d’identità e fino a 15 anni con un lasciapassare che attesti la nascita e la cittadinanza, vidimato dal Questore.
Visto che i bambini possono viaggiare in aereo con i dovuti documenti, qual è il costo per un biglietto? Solitamente, i bambini fino a 12 anni pagano una tariffa scontata che non equivale a quella di un normale adulto.
I bambini fino a quest’età hanno anche bisogno di un posto a sedere e per questa ragione sul loro biglietto è presente il posto che viene loro assegnato. In merito a quest’ultima cosa, compagnie come Ryanair permettono ai genitori di scegliere in anticipo il posto a sedere, così da viaggiare vicino al proprio figlio evitando extra.
Comunque, occorre ricordare che i bambini fino a 2 anni viaggiano gratis in aereo. Questo perché le compagnie considerano questi bambini ancora piccoli e possono viaggiare in braccio ai genitori, senza occupare un posto a sedere. Quindi, se si vuole viaggiare in aereo nel corso dell’anno e si ha un bimbo piccolo, non occorre farsi troppi problemi.
Infine, un trucco per ricordare se i bambini pagano i viaggi in aereo oppure no: bisogna seguire lo stesso ragionamento di alcuni hotel che considerano infant i bambini di età inferiore a 2 anni. Infatti, se il piccolo può dormire nel proprio letto, può anche affrontare un viaggio in aereo in braccio, quindi non deve pagare.