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Top 50 World’s Best Vineyards 2021: l’italiana Antinori è sesta al mondo

È stata presentata la Top 50 del World’s Best Vineyards 2021.

L’intento degli organizzatori è quello di sottoporre all’attenzione degli appassionati le migliori esperienze del vino che possono farsi all around the world, a detta di un gruppo di esperti internazionali selezionati e consultati dal team del World’s Best Vineyards per questa edizione.

World’s Best Vineyards 2021, il top mondiale nel campo vitivinicolo

In lista si trova il meglio dell’ospitalità e dell’accoglienza del vino mondiale, cantine di rara bellezza sia per struttura sia per contesto vitivinicolo, che valgono il viaggio in Portogallo, Cile, Libano, Argentina, Germania, California, Australia, Giappone, Spagna, South Africa, Russia, Austria, New Zealand, Francia, Uruguay e Italia.

Qui di seguito si può visionare la Top 50: World’s Best Vineyards 2021: Top 50.

Nomi noti ma soprattutto tantissime referenze sconosciute ai più in Italia, spesso mai sentite nominare nemmeno dagli addetti del settore.

Nella Top 50 spiccano, tra gli altri, la californiana Robert Mondavi (The Best Vineyard in Nord America), la libanese Karam Wines (The Best Vineyard in Asia), la neozelandese Craggy Range (The Best Vineyard in Oceania), la sudafricana Creation (The Best Vineyard in Africa), la spagnola Bodegas de los Herederos del Marqués de Riscal (The Best Vineyard in Europe) e l’argentina Zuccardi Valle de Uco, The Best Vineyard in South America e, soprattutto, la prima classificata del WBV di quest’anno, e che si potrà fregiare del titolo The Best Vineyard in the World per il 2021.

Antinori tiene alta la bandiera italiana

Il portabandiera per l’Italia è la famiglia Antinori con l’azienda Antinori nel Chianti Classico, attiva a Bargino dal 2012: sesta classificata nella Top 50 WBV 2021.

Il tricolore è stato difeso anche dall’azienda trentina Ferrari (sessantunesima) e dalle piemontesi Ceretto (in settantatreesima posizione) e Gaja (in ottantatreesima): World’s Best Vineyards 2021: the 51-100 list.

 

Monica Coluccia

Romana d’adozione, sommelier dal 2004, ha collaborato per circa dieci anni alla realizzazione degli eventi del vino nella Capitale e alla redazione di riviste e guide di settore di diffusione nazionale (Duemilavini, Bibenda, AIS-Vitae, L’Espresso). Dal 2014 presta l’esperienza acquisita alla comunicazione del vino in contesti professionali con seminari di degustazione in tutta Italia, potendo offrire una profonda conoscenza sui territori vitivinicoli italiani e francesi in generale. Lo Champagne ha fatto breccia nel suo percorso professionale lavorando per la guida Le Migliori 99 Maison di Champagne. Scrive per gli appassionati del vino su vinotype.it e intralcio.it

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