Salone del Libro, l’ultimo di Lagioia: “Mantenete l’indipendenza”
"Il Salone del libro non ha colore politico, sono d'accordo. Io ho sempre lavorato in concordia con le istituzioni"
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L’edizione del 2023 del Salone del Libro di Torino sarà l’ultima condotta dall’attuale direttore artistico, Nicola Lagioia, prima dell’annunciato cambio del direttivo. “Non devo dare consigli, ma prima di tutto dico di affidarsi alla squadra e di mantenere l’indipendenza del Salone. Non esiste la ricetta perfetta“, ha dichiarato Lagioia ai nostri microfoni. “Il Salone non ha colore politico, sono d’accordo. Io ho sempre lavorato in concordia con le istituzioni, indipendenza vuol dire che i rapporti si limitano agli auguri di Natale ed è così che deve funzionare“, ha aggiunto.
Lagioia: “Attraverso lo specchio con l’impegno di Aleksievic”
Lagoia ha poi parlato del tema dell’edizione 2023 del Salone del Libro, “Attraverso lo specchio”: “La realtà negli ultimi anni ci ha chiesto di essere reinventata e i libri hanno questa forma trasformativa. Immaginare il mondo però non è scappare dal mondo, tant’è che ad aprire il Salone del Libro c’è Svjatlana Aleksievic, scrittrice impegnata, grande voce critica del peggio che succede nel mondo“.
Salone del Libro, ancora manca il nuovo direttore: “Volevamo fare prima”
Silvio Viale, presidente di Torino Città del Libro, ha commentato le vicende del Salone del Libro per decidere il nuovo direttore. “Che succede? Abbiamo presentato l’edizione 2023 del Salone, che sta portando avanti il percorso organizzativo. Utilizzeremo il tetto del Lingotto, ci sarà la Regione ospite la Sardegna e torna il Paese ospite con l’Albania. Da domani saranno aperte le biglietterie. Queste sono le cose importanti. Siamo in un momento con una procedura aperta, stiamo scegliendo il direttore del futuro. Vogliamo cercare di terminare il lavoro nel migliore dei modi. Avremmo voluto fare in fretta ma l’importante è che venga bene“.
