Attenzione alle nuove regole per i rumori in casa, da oggi cambia tutto: non si potrà più schiamazzare, pena la richiesta di alcuni danni
Sapete cosa può succedere se non si rispetta i nuovi orari? Non tutti sono a conoscenza – o quanto meno fanno finta – di cosa bisogna fare e non fare all’interno di un palazzo dove abitano più famiglie.
La convivenza non è mai stata cosa facile. Se poi aggiungiamo anche i rumori il problema peggiora. Avere a che fare con un intero condominio e con persone completamente estranee al nostro nucleo familiare è sempre più complicato. Si va dal condomino ficcanaso che non fa altro che spiarci dall’occhiello della della porta, a quello che aspetta un nostro passo falso per farci la morale. Le regole però vanno rispettate, ecco un piccolo vademecum a cui attenersi per evitare spiacevoli situazioni.
Rumori in casa: cosa si rischia se non si rispettano alcune regole
Tra i principali motivi di litigi tra i vicini, spiccano sicuramente i rumori molesti. Molto spesso, si va ben oltre il limite consentito, magari anche senza rendersene conto. Il limite è quello messo in atto dall’amministratore di condominio, e quindi dalle regole condominiali.
Per non rischiare di andare incontro a sanzioni anche piuttosto considerevoli, bisognerà rispettare gli orari di silenzio condominiale. È importante dunque capire cosa si intende per rumori molesti. Vediamoli insieme:
- schiamazzi notturni o nelle ore di silenzio;
- abbaiare del cane;
- volume alto della radio o del televisore;
- lavori in casa;
- suonare uno strumento;
- camminare sui tacchi;
- azionare la lavatrice.
Capito tutto questo, è bene conoscere gli orari di silenzio: solitamente vanno dalle ore 13.00 alle ore 16.00, e dalle ore 21.00 fino alle ore 8.00 del mattino dopo. Dipende naturalmente da ogni condominio. Generalmente però, sono queste le fasce di tempo in cui è preferibile evitare i rumori sopracitati.

Dopo i primi avvertimenti in merito al porre fine a questi schiamazzi, si potrà riferire la cosa durante un’assemblea condominiale. Se ciò non dovesse cessare, si può ricorrere all’articolo 844 del Codice Civile e far recapitare al condomino molesto una lettera di diffida.
Il consiglio quindi, è quello di evitare di compiere certi gesti sbagliati che possano infastidire il vicino, e poi rivelarsi controproducenti proprio nei nostri confronti. Comportarsi bene si può, basta sapere cosa si può fare e cosa no, e mettere in atto le proprie conoscenze a riguardo, in modo da evitare di andare incontro a gravi sanzioni.