Ci sono letture e letture, personaggi e personaggi, ognuna di queste ha il suo perchè, ognuno di loro lascia il proprio segno. Quello che Prem Rawat, Ambasciatore di Pace nel mondo, trasferisce attraverso le righe di “Impara ad ascoltarti” è simile a un soffio di vento che arriva a sfiorarti lasciandoti dentro una tempesta.
“Impara ad ascoltarti”: il lockdown diventa opportunità
Avevamo incontrato Prem Rawat già lo scorso anno, durante il lancio del suo “Quando il deserto fiorisce“, quando, a Milano, riempì il Teatro Nazionale. Poco più di un anno dopo, mai avremmo immaginato di doverlo intervistare mascherina al volto e distanziati quanto basta: “Anche questo – rivela – fa parte del rumore che ci circonda, anche questo possiamo superare arrivando a conoscere noi stessi“.
Ha sempre la risposta pronta, Prem Rawat: puntuale, semplice, a volte ironica altre tagliente. Risposte talmente “a portata di mano” da restare attoniti nel guardarci da fuori e pensare di non averle colte prima.
“D’altra parte – continua – sin dal primo giorno della nostra vita siamo stati abituati a ricevere indicazioni dai nostri genitori, a farci condizionare dal pensiero di amici e parenti, dal dover rispettare paradigmi dati per certi, perdendo di vista ciò che davvero ci porta a essere in pace: noi stessi”.
“Il Coronavirus – dice Rawat – ci ha costretti all’isolamento, alla ripetitività dei gesti, alla ricerca di qualcosa di interessante che potesse tenerci impegnati. Per molti di noi il lockdown è divenuta una prigione, uno spazio angusto nel quale far emergere le paure, le inquietudini. Ma questo – prosegue – accade in chi non ha mai conosciuto se stesso e ha, invece, sempre fatto i conti con un io estraneo: il risultato è stata una convivenza con uno sconosciuto che ci ha messo paura, causandoci quella sensazione di ansia e timore. Invece, dentro di noi siamo liberi, conoscere se stessi è il percorso che ci dona la pace interiore, ma non solo: anche quella serenità che ci permette di vivere isolati dal resto del mondo e trovare comunque linfa in ciò che ci circonda”.
Prem Rawat: il messaggero di pace verso la conoscenza di se stessi
Lo recita come un mantra: “Conosci te stesso, conosci te stesso”, e sono le stesse parole utilizzate durante la presentazione del nuovo libro, “Impara ad ascoltarti” (anche questo edito da Bur Rizzoli), condotta dalla riconfermata Filippa Lagerback nell’immensa sala dell’UNAHOTELS Expo Milano gremita, per quanto possa esserlo una sala con due metri di distanza fra uno spettatore e l’altro.
Qui, Rawat dà alla platea dimostrazione di un’altra qualità quasi impossibile da far trasparire fra le pagine di un libro: la sua spiccata empatia.
Il suo sorriso, i suoi gesti – incisivi e familiari al tempo stesso -, le pause e i rallentamenti delle sue parole, spontanei ma sapientemente esibiti. Un’ora abbondante di chiacchierata in cui ognuno si sente chiamato in causa pur non intervenendo.
E’ un po’ il percorso della vita di questo simpatico 63enne, che sin dall’età di 4 anni divulga un messaggio intriso di pace e serenità, coglibili previa la conoscenza di se stesso. Alla scomparsa del padre, vero ispiratore per un giovanissimo Prem, questi decise di continuarne l’opera oratoria, ritagliandosi ben presto grande fama in tutta l’India, suo Paese natio.
All’età di 13 anni iniziò il suo pellegrinaggio in giro per il mondo con la volontà di infondere a più persone possibili il suo messaggio di pace interiore, travalicando le epoche di una società in continuo cambiamento, spesso soggetta a tumulti politici e sociali, che altrettanto spesso hanno lasciato sul campo sofferenza e sconforto.
Prem Rawat ha parlato a centinaia di milioni di persone, venendo ospitato all’ONU negli anni ‘2000 ed entrando in contatto con i principali leader politici mondiali. La “Prem Rawat Foundation” non è nient’altro che la prosecuzione dell’opera di bene che questo piccolo grande uomo si è imposto di intraprendere.
La conoscenza di se stessi entra nelle carceri
Oggi, Prem Rawat, è anche compositore, musicista, fotografo, marito, padre di quattro figli e nonno di quattro bambini. Per raggiungere il suo pubblico ha anche una licenza da pilota di aerei che gli ha consentito di compiere già più di 14mila ore di volo. I suoi libri sono costantemente presenti nella classifica dei best seller.
Durante la sua visita in Italia, Prem toccherà le città di Milano e Roma. Nella Capitale, l’autore incontrerà il ministro della Giustizia italiano, Alfonso Bonafede, per presentare il suo Programma di Educazione alla Pace. L’iniziativa, già attiva in numerosi paesi del mondo, ha fra gli obiettivi quello di rivolgersi agli ospiti di carceri e penitenziari al fine di condividere con loro un percorso di conoscenza interiore.