In molti sottovalutano il rischio di condire il cibo al ristorante: la verità sta oltre a quello che si vede ad occhio nudo.
Mangiare al ristorante è considerato un vero e proprio momento di relax, dove l’unica cosa da fare è sedersi, ordinare e gustare il pasto in totale tranquillità. Niente piatti da lavare, niente pentole da controllare, solo ed esclusivamente mangiare. Al resto, per questa volta, ci pensano i dipendenti del locale; ma siamo davvero sicuri che si occupino proprio di tutto? Partiamo dal presupposto che non è mai il caso di fare di tutta l’erba un fascio, ma qui non parliamo di “negligenza”, ma di dimenticanza, trascuratezza, ignoranza e chi più ne ha più ne metta.
Per capire meglio il discorso, basti pensare che componenti come il menu, ospitano circa 185.000 batteri. Non male se pensiamo che è una quantità maggiore di quelli di una tavoletta del water. Per quanto l’immagine possa generare un certo disgusto, sarà ancora più interessante sapere che il secondo elemento più sporco di un ristorante, non è il bagno, bensì alcuni oggetti che stanno proprio sulle nostre tavole.
Non condire mai il cibo nei ristoranti: non solo batteri
Facciamo un semplice ragionamento logico prima di addentrarci nel vivo. Oggetti come saliera, pepiera e oliera, sono di uso comune (il che è normale), ma ciò che non passa mai per la mente è il viaggio che questi strumenti fanno da tavolo a tavolo, di giorno in giorno. Ecco, una saliera ha visto persone che non si sono lavate le mani dopo essere andate in bagno, bambini con residui di cibo che ci hanno giocato allegramente, e, non meno frequente, mani maldestre che hanno fatto cadere la stessa saliera nel proprio piatto.

Passando al lato più pratico, o se vogliamo dire scientifico, secondo uno studio condotto da ABC News, in media, il conteggio dei batteri di uno shaker è di 11.600. Solo alcuni di essi, come ci spiega Jonas Sickler, direttore delle operazioni di ConsumerSafety.org al Reader’s Digest, vengono svuotati e disinfettati periodicamente; per altri, la sorte è diversa. La maggior parte delle saliere, vengono pulite solo se apparentemente sporche, con uno straccio bagnato che viene tenuto in tasca dal cameriere. Se soffriamo di qualche allergia, è bene considerare anche il fatto che questi strumenti possono essere stati contaminati, per esempio, da crostacei.
Morale della storia, come ci suggerisce lo stesso Sickler, “Chiedi allo chef di insaporire il piatto in cucina se ti piace caldo. Per quanto riguarda il sale… sfrutta l’opportunità per ridurre il sodio. Il tuo corpo ti ringrazierà quando sarai più grande”. E in effetti, come dargli torto.