Se una donna va in menopausa precoce potrebbe correre un rischio. Ecco di che cosa si tratta e cosa si può fare per correre ai ripari.
La menopausa precoce può occorrere prima di aver compiuto i 40 anni e in genere si manifesta con una serie di sintomi frequenti.

In genere, si manifesta con sbalzi di umore, cambiamenti dal punto di vista cognitivo, vampate di calore, il desiderio sessuale che si riduce, problemi nel dormire, pressione più alta e secchezza vaginale.
Secondo uno studio eseguito negli Stati Uniti, le donne che hanno una menopausa precoce avrebbero più probabilità di sviluppare, in futuro, l’Alzheimer. La ricerca è attualmente in fase preliminare. Lo studio è opera del Brigham and Women’s Hospital di Boston, ed è stato effettuato prendendo in considerazione un campione di 193 donne e 99 uomini per cercare proteine, beta amiloide e tau, che sono i sintomi che contraddistinguono l’Alzheimer.
Da quanto è emerso finora, le donne avrebbero più probabilità di sviluppare la suddetta malattia rispetto agli uomini. Gli scienziati hanno anche scoperto che le terapie ormonali per la menopausa precoce possono avere degli effetti negativi sul fattore cognitivo. Tuttavia, solo se cominciano alcuni anni dopo l’arrivo della menopausa.
Menopausa precoce: quali sono i rischi
Secondo il team che ha portato avanti la ricerca, gli esiti dello studio corrispondono alle linee guida cliniche che dicono che la terapia ormonale sostitutiva è sicura se usata quando inizia la menopausa, e invece accresce il rischio di sviluppare l’Alzheimer se si comincia tardi.

Il numero di donne che finiscono per avere una menopausa precoce è pari al 10%. Di solito questa si verifica in modo spontaneo prima che la donna compia i 40 anni di età. Ergo, alcuni scienziati collegano il fatto che nella donna si manifesti questo genere di menopausa, con un rischio più elevato che quella donna possa sviluppare la demenza.
Tuttavia, quello su cui è necessario far luce, è se i cambiamenti negli ormoni sessuali abbiano un’influenza diretta sullo sviluppo della demenza.
La terapia ormonale sostitutiva, in definitiva, può essere di aiuto nel migliorare i sintomi che rispecchiano la menopausa. Come detto, si possono infatti manifestare vampate di calore, secchezza vaginale, umore che viene e che va, e tutto questo incide sul benessere di una donna. Quello su cui si sta ancora cercando di fare chiarezza e discutere, è il suo effetti sulla salute del cervello. Vedremo, andando avanti con le sperimentazioni, che cosa ne verrà fuori.