Capita spesso di dimenticare il latte in frigo e trovarlo scaduto: prima di buttarlo, è bene sapere che può essere utile su molti fronti
A tutti capita di comprare del latte fresco e poi di trovarlo scaduto perché si consuma poco, ma non tutti sanno che il prodotto può avere facilmente una seconda vita. Potrete riusare e riciclare, senza sprecare un alimento così importante e di prima necessità, ottenendo anche degli ottimi risultati.
Il latte è uno degli alimenti che più si spreca ogni giorno nelle nostre case, ma anche nei bar, ristoranti e locali pubblici. Il meccanismo dello spreco, in questo caso, è quasi automatico: ne compriamo più di quanto ne serve, una parte scade senza essere consumato e di solito viene buttato in pattumiera. Di seguito, ecco tutti i modi per usare il latte in scadenza e quello già scaduto non solo in cucina: consigli e suggerimenti per evitare uno spreco di risorse inutili.
Come utilizzare il latte scaduto: ecco i 6 modi validi per non buttarlo
Il latte scaduto può essere riutilizzato e riusato in tanti modi, sia per il nostro benessere, sia per diversi tipi di lavori domestici. Il prodotto, anche se è già scaduto o inacidito, possiede comunque grandi proprietà nutritive ed è un ottimo alleato per la bellezza della vostra pelle: contribuisce a mantenerla liscia e idratata. Fin dai tempi antichi il latte è un ottimo rimedio per il gonfiore degli occhi e, oltre al suo utilizzo come struccante, come reidratante per la pelle secca, può essere utilizzato per la preparazione di maschere idratanti. Le sue proprietà lo rendono l’ideale per avere una pelle liscia e con un’aggiunta di limone si può avere anche un’azione astringente sui pori.

Per preparare la maschera basta scaldare brevemente il latte aggiungere succo di limone, ricavato da un frutto intero, e applicare il composto sul viso con un dischetto di cotone. Dopo cinque minuti risciacquare con acqua tiepida, e infine con un getto di acqua fredda per attivare la circolazione. In alternativa, potete frullare il latte con della frutta fresca, come banane, fragole o albicocche, per sfruttare al massimo le sue proprietà rigeneranti, dopodiché applicare il composto sul viso e aspettare circa 15 minuti prima di risciacquare il tutto con acqua tiepida.
Ancora si può anche realizzare uno scrub purificante e delicato con del latte scaduto e del bicarbonato. Farlo è molto semplice: basta versare 2 cucchiai di bicarbonato in un bicchiere e aggiungere pian piano del latte, in modo da ottenere un composto che abbia una consistenza cremosa per poterlo spalmare sul viso. Applicate lo scrub sul viso e massaggiate con movimenti circolari. Risciacquate infine con dell’acqua tiepida.
Il latte scaduto è anche ottimo per pulire le posate e i pezzi d’argenteria e renderli di nuovo lucidi e perfetti come lo erano un tempo. In questo modo si eliminano le macchie e si evita che si ossidi l’argenteria. Basta prendere una bacinella della dimensione che vi occorre e riempirla con del latte, aggiungendo anche dell’aceto o del succo di limone per acidificarlo. Fatto ciò, immergete l’argenteria nel latte e strofinate. Dopodiché risciacquate e strofinate con un panno di lana.
Inoltre mentre l’acqua è assolutamente dannosa per la pulizia degli oggetti in pelle, il latte funziona molto bene. Basta inumidire un panno con il prodotto e passarlo sulla superficie macchiata. Il tempo di asciugare, e poi si ripassa con un panno asciutto.
Molte persone non sanno che il latte è un ideale smacchiatore naturale ed è molto efficace. È sufficiente bagnare una spugna con del latte e pre-trattare la macchia tamponando. Nel caso di macchie particolarmente ostinate e difficili, ad esempio macchie di vino, non disperate, c’è una soluzione. Dovete riscaldare leggermente il latte, applicarlo sulla zona, strofinarlo e infine procedere con il solito lavaggio. Il latte scaduto può avere una prima destinazione molto preziosa: il nostro orto o in generale le nostre piante. Aggiungendo soltanto dell’acqua, infatti, si crea un ottimo concime naturale, grazie alle vitamine ed ai sali minerali che possiede.
Il latte fresco, una volta portato a casa e aperto, può durare fino a 3 giorni; dopo questa data, dal momento che non viene pastorizzato, è sempre bene evitare di berlo. Qualora, nonostante la data di scadenza sembri ancora buono, bisogna annusarlo e osservarne il colore. Se il latte è inacidito sentirete un odore pungente e vedrete il liquido ingiallirsi. Se non siete sicuri della sua bontà, potete metterne sul fuoco una parte e bollirlo: se non si formano grumi, il prodotto è ancora utilizzabile. Se è rimasto fuori da frigo per molto tempo, anche se non scaduto, evitate di consumarlo.