Giorni della merla: perché si chiamano così? L’origine del mito

Giorni della merla, ossia il 29, 30 e 31 gennaio: da sempre sappiamo che saranno i più freddi dell'anno. Ecco le origini della leggenda (e la versione Usa)

Una merla
Foto | Pixabay @Christiane
newsby Marco Enzo Venturini29 Gennaio 2023

Il gelo ha caratterizzato l’Italia nelle ultime settimane, e ora ci si mette anche la tradizione popolare. Arrivano infatti il 29, il 30 e il 31 gennaio, universalmente noti come “i tre giorni della merla“. Un periodo dell’anno in cui il freddo quasi polare la fa da padrone. Ma perché si chiamano così? Proviamo a dare una risposta.

Giorni della merla
Foto | Pixabay @Jürgen

Le diverse versioni della leggenda

Trattandosi di una tradizione profondamente popolare, non esiste una data precisa in cui i giorni della merla sono effettivamente nati. Ciò che è certo è che se ne parla da almeno trecento anni, dato che già nel 1740 arrivarono delle ipotesi di spiegazione da Sebastiano Pauli nel suo ‘Modi di dire toscani ricercati nella loro origine‘. Ma non si tratta di una realtà locale, dato che ricostruzioni arrivano anche da altre Regioni come la Campania. E, soprattutto, la Lombardia.

La leggenda concorda sul periodo dell’anno in questione, ma diverge sul resto. I giorni della merla vedono in ogni caso come ovvio protagonista il volatile in questione, le cui vicende però cambiano a seconda della versione. Una spiega il colore dell’animale, divenuto nero proprio dopo essersi riparato in un comignolo per proteggersi dal freddo pungente di fine gennaio (prima di allora era addirittura bianco).

Un’altra ricostruzione riguarda invece il calendario, e l’epoca in cui era gennaio ad avere 28 giorni e febbraio 31. Il cambiamento deriverebbe proprio per dispetto all’indisponente animaletto, che sfidò gennaio nelle prime settimane dell’anno raccogliendo provviste sufficienti per sopravvivere. Quindi dopo ventotto giorni uscì dalla tana e iniziò a cantare, scatenando una bufera senza precedenti. E così i tre giorni della merla furono definitivamente ceduti da febbraio al mese precedente.

I giorni nella merla in America diventano il giorno della marmotta

C’è un altro importante aspetto da considerare, e che tutto sommato accomuna la tradizione italiana a una molto rispettata negli Stati Uniti e in Canada. Da sempre si dice infatti che se i giorni della merla sono effettivamente gelidi, la primavera sarà piacevole, tiepida e soleggiata. Se invece gennaio finirà con il caldo, la primavera vera e propria si farà attendere. Qualcosa di molto simile al famoso 2 febbraio americano, ossia il “Groundhog Day” (giorno della marmotta).

Marmotta
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Anche in questo caso un animale determina l’arrivo di una primavera più o meno calda, e con un presagio alla rovescia rispetto alla giornata in questione. La marmotta, infatti, è chiamata a uscire dal suo rifugio il 2 febbraio e, se vede la sua ombra (e quindi c’è il sole), scapperà di nuovo nella sua tana e la primavera si farà attendere. In assenza di ombra, invece, resterà tranquillamente all’aperto e l’inverno finirà presto. Una vicenda perfettamente raccontata nella deliziosa e immortale commedia ‘Ricomincio da capo, con Bill Murray e Andie MacDowell. Perché nazione che vai, giorni della merla che trovi.

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