Il Re Carlo III del Regno Unito è noto per essere molto esigente in fatto di cibo, e con abitudini alimentari particolari. Tuttavia, sembra che anche lui stia abbracciando un’inversione di rotta, almeno in parte, per il lancio di un’iniziativa che ha suscitato l’entusiasmo dei sudditi e di chi cerca nel “royal tourism” quel pizzico di follia che va fuori dall’ordinario.
Il rapporto di Re Carlo con gli alimenti
Ormai è risaputo dell’attenzione che Re Carlo riserva al cibo e alla sostenibilità, e una delle dimostrazioni più evidenti di questa passione è riscontrabile in ciò che coltiva nella sua residenza privata: una pratica che rispecchia la sua preoccupazione per l’ambiente e la qualità dei prodotti alimentari. La tenuta privata di re Carlo, Highgrove House, situata nel Gloucestershire, è una sorta di laboratorio per la sua visione di cibo e agricoltura sostenibile. Qui, il sovrano ha implementato una serie di pratiche agricole eco-sostenibili, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere la biodiversità. Una delle caratteristiche più notevoli di Highgrove House è il suo orto biologico, che coltiva una vasta gamma di prodotti, dalle verdure alle erbe aromatiche. Questi prodotti alimentari vengono utilizzati nella cucina di re Carlo e in molte delle sue residenze reali. La preferenza del sovrano per prodotti locali e biologici si riflette nella sua scelta di servire agli ospiti e alla famiglia reale cibi di alta qualità e sostenibili.

Il sovrano ha sostenuto anche campagne per la riduzione dello spreco alimentare, la promozione della produzione alimentare locale e la conservazione delle tradizioni culinarie regionali. Questi sforzi riflettono la sua convinzione che il cibo dovrebbe essere prodotto in modo etico e sostenibile, rispettando l’ambiente e il benessere degli animali. Recentemente, ha manifestato poi un forte interesse per la cucina vegana e ha chiesto ai suoi chef di includere opzioni vegane non solo nei suoi pasti personali, ma anche nei menù dei ricevimenti di Stato a Buckingham Palace.
L’avventura con Duchy Originals
Duchy Originals è un marchio di prodotti alimentari biologici e di alta qualità, che vengono realizzati seguendo standard ecologici e sostenibili. Il marchio è stato fondato da quello che all’epoca era il Principe Carlo, Principe di Galles, nel 1990. L’obiettivo principale di Duchy Originals è stato quello di promuovere l’agricoltura biologica e sostenibile, incoraggiando la produzione di alimenti più salutari e rispettosi dell’ambiente. Duchy Originals ha sviluppato una reputazione per la qualità dei suoi prodotti, spesso realizzati con ingredienti biologici provenienti da aziende agricole che seguono rigorosi standard ecologici. Inoltre, il marchio ha sostenuto la promozione delle pratiche agricole sostenibili e il benessere degli animali. Il brand reale è stato anche partner della catena di supermercati Waitrose nel 2009, il che ha reso i prodotti Duchy Originals più accessibili ai consumatori britannici, contribuendo notevolmente alla crescita e alla visibilità del marchio. Oggi Duchy Originals è diventato uno dei principali marchi di alimenti biologici nel Regno Unito ed è molto apprezzato per la sua dedizione all’agricoltura sostenibile e alla produzione di cibi di alta qualità.
Ma cos’è l’haggis?
L’haggis è un piatto tradizionale scozzese a base di interiora di pecora (come il cuore, i polmoni e il fegato), mescolate con farina d’avena, spezie, cipolla e grasso dell’animale stesso. Questa miscela viene insaporita con sale e pepe, quindi riempita all’interno dello stomaco di pecora o in alternativa in una sacca di cellulosa sintetica, chiusa ermeticamente, e cotta lentamente fino a diventare un impasto denso e ricco di sapore. Viene spesso servito con “neeps and tatties”, che sono purè di rapa e purè di patate, e il tutto viene spesso accompagnato da una salsa a base di burro fuso e pepe nero chiamata “salsa haggis”.
Sebbene l’idea di consumare interiora possa sembrare insolita a molte persone, l’haggis è apprezzato per il suo sapore robusto e il suo legame con la cultura scozzese. Va notato che oggi esistono anche versioni vegetariane dell’haggis, che sostituiscono le interiora con ingredienti a base vegetale, ma mantengono lo stesso sapore caratteristico.
Cosa sta succedendo a Balmoral
Balmoral, celebre residenza della famiglia reale britannica nella campagna scozzese dell’Aberdeenshire, ha da sempre attratto visitatori da tutto il mondo, desiderosi di gettare uno sguardo sulla vita dei monarchi britannici. Il castello è diventato famoso in tutto il mondo quando la Regina Elisabetta vi è deceduta l’anno scorso (ma anche la serie tv Netflix The Crown ha contribuito alla sua popolarità), e attualmente è aperto per la maggior parte dei giorni durante l’autunno. I visitatori possono passeggiare per i vasti terreni del castello, ammirare gli straordinari panorami e persino fare una rilassante passeggiata attorno all’edificio stesso. Il café e il negozio di souvenir completano l’esperienza. Ma adesso c’è un motivo in più farvi tappa.
All’interno del Mews Cafè infatti, Re Carlo ha lanciato una nuova linea di pizze. Una di quelle in offerta è “Il Giardino del Re”, una pizza vegetariana al prezzo di £14 preparata con ingredienti coltivati direttamente nei terreni della tenuta di Balmoral chee viene curata dai cuochi reali. Le più classiche margherita e pepperoni (che in inglese identifica la pizza col salamino, e non con l’ortaggio a cui saremmo soliti pensare) lasciano però anche spazio ad interpretazioni del tutto particolari. La pizza “Balmoral”, che prende il nome dalla tenuta stessa, è un’opzione più audace. Questa è infatti coperta con pollo, bacon e haggis, al prezzo di £15. Una pizza dalle chaire influenze scozzesi, sicuramente molto apprezzata dai residenti. Ma cosa ne penseranno gli altri ospiti? L’accoglieranno con favore?

Questo legame con la terra e l’uso di ingredienti locali conferiscono alle pizze un tocco di autenticità e sapore unico. L’attenzione per la qualità degli ingredienti è evidente nei commenti dei clienti, con molti che preferiscono le pizze della Pizzeria Reale a quelle delle catene di fast food tradizionali.
Insomma, anche Carlo III segue ormai le orme di altri celebrità sue connazionali che hanno lanciato le proprie linee di pizza, tra cui il cantante scozzese Lewis Capaldi e lo chef Gino D’Acampo. Questa iniziativa dimostra che il sovrano è disposto a esplorare nuove opportunità imprenditoriali e adattarsi alle tendenze culinarie del momento. Business is business, anche se sei un Re.
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