Come dissalare e ammollare il baccalà? Ecco il modo migliore per farlo

Come dissalare il baccalà per le tue pietanze. Foto: Pixabay
Il baccalà è un pesce azzurro molto amato, soprattutto in Italia. Ma come fare per dissalarlo al meglio e in poco tempo? Ecco alcuni validi consigli.
Tra tutti i tipi di pesce azzurro, il baccalà è di certo uno dei più versatili. Non importa come scegli di cucinarlo, se fritto o in umido. Il sapore è sempre incredibile, e proprio per questo è utilizzato il moltissime ricette nostrane. A rendere il baccalà diverso dagli altri pesci è il processo di essiccazione. Prima di essere consumato, infatti, questa varietà di pesce deve essere messa sotto sale e conservata per circa tre settimane. Questo antico processo permette di conservare la qualità della carne, che mantiene il suo sapore fresco nel tempo.

Come dissalare nel modo migliore il baccalà
Prima di potersi gustare il baccalà messo sotto sale, però, è assolutamente necessario effettuare per bene il processo di dissalazione, che avviene attraverso l’ammollo. Il baccalà deve essere lasciato in ammollo per circa tre giorni, in modo che possa disfarsi di tutto il sale con cui è stato conservato. Ma come effettuare al meglio questo procedimento?
Innanzitutto è bene dividere il pesce in diversi pezzi. A questo punto si procede con la prima fase di dissalazione, ovvero l’eliminazione della parte superficiale del sale presente sul pesce mediante apposita spazzola. Eventualmente si possono utilizzare anche lei mani. Successivamente si dovrà riporre il pesce in una ciotola contenente acqua fredda, che andrà poi riposta in frigo. Pian piano il sale inizierà a sciogliersi, e si staccherà dalla superficie del pesce.

Tre giorni per la corretta dissalazione
L’acqua nella ciotola andrà cambiata per circa tre volte al giorno e per tre giorni. Infatti non dovrà mai apparire sporca, ma sempre limpida e pulita. A ogni cambio d0acqua, per assicurarsi che il pesce venga pulito fino in fondo è meglio estrarlo dalla bacinella e passarlo un po’ di volte sotto l’acqua corrente, per eliminare qualsiasi residuo. Trascorsi i 3 giorni, si potrà estrarre il baccalà dal frigo e cucinarlo a piacere.

Se invece si dispone di poco tempo e non si hanno a diposizione tre giorni per la preparazione, esiste un metodo alternativo più veloce che consiste nel lavare accuratamente e per diverso tempo il baccalà sotto l’acqua corrente. In questo modo, chiaramente, i tempi di preparazione si ridurranno enormemente, ma il consumo d’acqua sarà molto maggiore. Altrimenti si può scegliere una via di mezzo, ovvero rimuovere la pelle del baccalà dopo il primo giorno di ammollo.
Un consiglio che si da spesso a chi dissala il baccalà per la prima volta è di non esagerare con i tempi di ammollo. Se si lascia il pesce in ammollo nell’acqua per troppo tempo, infatti, si rischia la perdita di parte del suo sapore. U vero spreco. A ogni modo, è bene sapere che, una volta dissalato, il baccalà può essere tranquillamente conservato il frigorifero o in freezer per essere poi consumato in un secondo momento.