Durante una dieta è sempre possibile concedersi un bel piatto di pasta, ma quale formato scegliere? Ecco, tra i maccheroni e gli spaghetti, quale è più consigliata per perdere peso.
Soprattutto in estate, moltissime persone cercano di seguire un regime alimentare che gli permetta di mantenere o ritrovare la forma fisica. È bene ricordare, però, che è sempre bene farsi consigliare da professionisti che possono redigere un piano alimentare ad hoc per ogni singola esigenza. Tutti i nutrizionisti, comunque, sono concordi nell’affermare che non è necessario sottoporsi a rinunce drastiche e anche un piatto di pasta è ben tollerato dall’organismo che deve perdere peso.
Una delle diete più indicate, infatti, è la dieta mediterranea che prevede una grande varietà di cibi tra le quali certamente il piatto simbolo della cultura italiana, la pasta. Ma, secondo gli esperti, esiste un formato più indicato per le diete poiché produce un senso di sazietà che aiuta a ridurre l’apporto calorico giornaliero. Tra la pasta corta e gli spaghetti, infatti, è sempre meglio scegliere questi ultimi; il motivo scientifico è sapientemente spiegato dal nutrizionista Angelo Verde attraverso un video su TikTok.
Perché sarebbe meglio scegliere sempre gli spaghetti durante una dieta
Il dottore, infatti, spiega che gli spaghetti donano senso di sazietà più duraturo rispetto ai maccheroni. I motivi sono svariati. Il primo è che per ingoiare la pasta corta c’è bisogno di un periodo di masticazione relativamente più breve rispetto agli spaghetti che, invece, richiedono una masticazione maggiore per essere ingoiati. La masticazione, infatti, come spiega chiaramente il nutrizionista, è uno dei principali segnali di sazietà per il nostro corpo. Più a lungo mastichiamo più il nostro cervello trasmetterà il segnale di sazietà poiché penserà che stiamo mangiando una quantità di cibo molto abbondante.

Il secondo motivo che ci dovrebbe spingere a preferire un piatto di spaghetti durante una dieta è il fatto che questi occupano un grande volume all’interno dello stomaco rispetto alla pasta corta. Gli spaghetti infatti si dilatano di più all’interno dell’apparato digerente e, quindi, contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà e a diminuire, di conseguenza, la voglia di cibo.
In ultimo, la digestione; affinché il cibo dallo stomaco passi nell’intestino per proseguire la sua digestione, c’è bisogno che questo sia di piccole dimensioni. La grandezza standard, infatti è di circa 1 mm. Fino al momento nel quale la pasta non raggiunge queste dimensioni si fermerà nello stomaco contribuendo a conferire un senso di pienezza che, per un lungo periodo, ci potrà aiutare ad allontanare il desiderio di mangiare ancora.
Per portare gli spaghetti a piccole dimensioni è necessario un tempo più lungo rispetto a quello che serve per la pasta corta e conseguentemente, anche questo, concorre rafforzare la teoria che gli spaghetti siano la scelta migliore quando si è a dieta. Grazie a tutte queste motivazioni, infatti, sarà possibile anche diminuire la porzione di pasta apportando, di conseguenza, meno calorie nel nostro organismo.