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Covid, lettori in crescita nell’anno della pandemia: ecco la ricerca

Nel 2020, l’anno del Covid-19, aumentano i lettori in Italia. A ottobre la percentuale di cittadini (15-74 anni) che dichiara di aver letto un libro (compresi ebook e audiolibri) negli ultimi dodici mesi si attesta al 61%, contro il 58% del 2019 e il 55% del 2018. Lo rileva l’indagine “La lettura e i consumi culturali nell’anno dell’emergenza”, a cura del Centro per il libro e la lettura (Cepell) del MIBACT e dell’Associazione Italiana Editori, con la collaborazione di Pepe Research. Mentre nella precedente rilevazione di luglio prevaleva disaffezione e disattenzione verso la lettura a causa dei cambiamenti improvvisi nelle abitudini familiari e allo stato di preoccupazione generale, dopo un periodo di assestamento s’impone la riscoperta della lettura, ma con modalità nuove.

Il numero di lettori di ebook e gli altri punti di vendita fisici dei libri

I lettori di ebook raggiungono un picco del 30% (erano il 26% a maggio e il 25% nel 2019), quelli di audiolibri del 12% (erano l’11% a maggio e il 10% nel 2019). Su 100 lettori, 40 utilizzano supporti perlopiù digitali: erano 32 nel 2019. Per quanto riguarda gli acquisti, 3,4 milioni di italiani, dal primo lockdown, hanno comprato per la prima volta in vita loro un libro online, 2,3 milioni un ebook. Ma questo non significa la morte delle librerie: a ottobre dichiarano di frequentarla il 67% dei lettori, dato sì inferiore al 2019 (74%) ma in netto recupero rispetto al 20% di maggio.

Gli altri punti di vendita fisici, soprattutto i supermercati, sono frequentati dal 23% dei lettori contro il 21% del 2019 e l’11% di maggio 2020. Le librerie online sono al 38% rispetto al 31% del 2019 e al 39% di maggio 2020. Il prestito bibliotecario, sommato alla riscoperta di titoli già presenti nella libreria di casa, i prestiti e i regali, è fonte di letture per il 41%. Le librerie, in particolare, sono essenziali nei meccanismi di selezione. Sceglie quali libri comprare una volta entrato in libreria il 33% dei lettori, si affida alle informazioni raccolte online il 23% e ai media tradizionali il 21%.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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