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LIFESTYLE

Chirurgia estetica: oltre la vanità ma senza dimenticare i rischi

Viviamo in una società dove l’immagine è sovrana, spinti costantemente a fare confronti tra la nostra estetica e quella, spesso artefatta, dei social. Recentemente è stato scoperto che l’utilizzo di Instagram comporta, soprattutto nei più giovani, stati di ansia e depressione, legati proprio al confronto con il mondo esterno. Una pressione sociale a cui si aggiungono fattori legati alla salute, spingono sempre più persone a rivolgersi al chirurgo estetico per correggere i propri difetti.

Questi difetti possono essere congeniti, acquisiti o conseguenti al processo di invecchiamento. Problematiche che hanno come caratteristica comune quella di provocare un forte disagio psicologico e fisico al soggetto. Tuttavia è importante sapere che esistono sempre dei confini che è meglio non superare.

Chirurgia plastica, il dramma di Linda Evangelista

Sulla questione è intervenuta coraggiosamente la top model Linda Evangelista. Attraverso un post su Instagram, la top model ha annunciato di essere rimasta brutalmente sfigurata in seguito a una procedura chirurgica di routine.

Sottoposta a un intervento di criolipolisi, una riduzione non invasiva del grasso del corpo, la modella ha sviluppato un raro effetto collaterale. Una conseguenza non prevista che ha provocato una metamorfosi radicale del suo aspetto. Costringendola ad abbandonare la scena pubblica.

Sfatiamo un mito, chirurgia non è solo ricerca della bellezza

Sebbene la chirurgia plastica venga sempre più additata come esempio di superficialità, è giusto ribadire che il miglioramento del proprio corpo svolge un ruolo chiave nell’aumento dell’autostima. Quando una persona riesce a ridurre i propri difetti, acquisisce naturalmente una maggiore consapevolezza e soddisfazione di sé. L’accettazione del proprio corpo è un risultato che appare sempre sfuggente e lontano. Convivere con un difetto fisico evidente, che crea disagio psicologico e sociale, genera ansie e paure e – in alcuni casi – può sfociare addirittura in stati di insicurezza e situazioni di depressione profonda.

A questo poi bisogna aggiungere i problemi legati alla salute. Un seno troppo prosperoso, ad esempio, causa numerosi problemi alla schiena e alla cervicale, oltre che precludere diverse attività sportive. Allo stesso modo, un difetto al naso può causare problemi di respirazione, impedendo alla persona di riposare correttamente. Tutto questo vuole sottolineare che la chirurgia estetica, e chi vi si sottopone, non devono essere necessariamente giudicati in modo negativo o superficiale.

Chirurgia estetica, i rischi da non sottovalutare

Tuttavia, è giusto, come ogni intervento che si rispetti, avere chiari i possibili rischi della procedura. Questi sono in genere collegati a reazioni d’intolleranza all’anestesia o a complicazioni post-operatorie, come ematomi, infezioni o problemi di cicatrizzazione. Esistono poi fattori che possono aumentare il rischio di complicazioni come per esempio la nicotina, che interferisce con i processi di cicatrizzazione, o l’assunzione di farmaci.

Per questo è fondamentale, qualora si scelga di sottoporsi a un intervento estetico, di prediligere sempre medici e strutture sicure e altamente professionali. Da evitare assolutamente le soluzioni low cost.

Giulia Martensini

Classe '89, sono laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale e mi occupo da diversi anni di redazione di contenuti per l'online e articoli in ottica SEO. Nata a Brescia, ho vissuto a Parma e Milano con una parentesi di 10 mesi a Salamanca. Lettrice accanita ed ex attivista di Greenpeace Italia, scrivo soprattutto di attualità, sostenibilità e cultura.

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