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LIFESTYLE

Auto elettrica: le colonnine di ricarica saranno obbligatorie nei benzinai

Uno dei maggiori crucci dell’auto elettrica è l’infrastruttura di ricarica, la quale, nonostante una crescita costante, può essere considerata ancora precaria. L’auto a batteria, a differenza di quella a combustione, ha delle dinamiche di utilizzo completamente diverse; i possessori, infatti, possono ad esempio fare il “pieno” a casa, nel proprio box, utilizzando la normale presa di corrente.  In alternativa, quando si è in viaggio, è possibile utilizzare le colonnine, che generalmente sono posizionate in punti strategici, come a ridosso dell’uscita delle autostrade.

Addio “ansia da ricarica”

L’obiettivo dei prossimi anni sarà quello di mettere nelle condizioni i possessori di un’elettrica di viaggiare senza “l’ansia della ricarica”. Per arrivare ad avere un contesto tranquillo è necessario installare le colonnine anche nelle aree di servizio, a fianco delle comuni pompe di benzina.

Milano, da sempre molto avanti per quanto riguarda le azioni programmatiche anti-inquinamento, sarà la prima città a obbligare i distributori di carburante a posare le colonnine di ricarica per le auto elettriche.

L’obbligo è contenuto all’interno di un Regolamento per la qualità dell’aria approvato dal Consiglio comunale della città lombarda dove sono riportate le azioni intraprese per diminuire la concentrazioni degli inquinanti in atmosfera (Milano è già stata attenzionata dall’Unione Europea).

C’è tempo fino al 2023

Leggendo i passi riportati in questo Regolamento, è riportato che i punti vendita di carburante già esistenti dovranno, entro il 1° gennaio 2022, presentare un progetto per l’installazione di un’infrastruttura di ricarica, la quale dovrà essere installata entro un anno.

In caso di impossibilità tecnica la colonnina dovrà essere realizzata in un’area pubblica diversa dal sedime dell’impianto di distribuzione carburanti entro il 1° gennaio 2023.

Stop al fumo all’aperto

Dal primo gennaio 2021, inoltre, il comune di Milano bandisce il fumo di sigaretta all’aperto tranne che in luoghi isolati. Sarà quindi vietato fumare nelle fermate dei mezzi pubblici, nei parchi, nei cimiteri e nelle strutture sportive. Dal 1° gennaio 2025 il divieto di fumo sarà esteso a tutte le aree pubbliche all’aperto.

Come specificato dal consiglio comunale meneghino, si tratta di provvedimenti che hanno un duplice obiettivo: aiutano a ridurre il PM10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni e tutelano la salute dei cittadini dal fumo attivo e passivo nei luoghi pubblici e frequentati anche dai minori.

Emiliano Ragoni

Etrusco di nascita e di origine, biologo di formazione con la passione per i motori e per il food. Fin dal lontano 2004 mi sono occupato di redazione di articoli in campo videoludico ed hi-tech scrivendo per diverse testate online del settore. Dopo aver diretto per sei anni la sezione motori di IBTimes IT, dal 2017 ho iniziato l’attività di freelance collaborando con importanti testate come alVolante, Wired Italia, Forbes Italia e Business Insider Italia, dove scrivo approfondimenti sulla mobilità alternativa e sostenibile, auto a guida autonoma e mercato. Guardo al futuro del fluido settore della mobilità con un occhio al passato, alle vetture classiche soprattutto. Mi affascina tutto quello che è tecnologia applicata sia alle due che alle quattro ruote.

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