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Circa 200 operai Whirlpool hanno sfilato in corteo dalla stazione Termini di Roma fino alla sede del Mise. I manifestanti hanno portato una statua di San Gennaro. “In questo momento abbiamo bisogno anche della spiritualità e una soluzione che venga anche da altre sedi che non sia quella del ministero, che ogni tanto lascia a desiderare“. A spiegarlo uno degli operai dell’azienda.
Tra sirene e slogan, la delegazione di lavoratori campani della Whirlpool ha ribadito la richiesta di continuare a lavorare. “Napoli non molla” è lo slogan, ormai noto, declinato anche in versione musicale. Su alcuni striscioni si legge anche “Il Santo non vuole“, in riferimento a San Gennaro.
“Siamo qui per aspettare l’ultimo tavolo tecnico tra Governo e azienda. Dobbiamo fare in modo che Whirlpool capisca che non ci può licenziare“. Alcuni rappresentati sindacali sono stati poi ricevuti nel ministero per un tavolo tecnico.
“Pretendiamo dal Governo italiano che sia rispettato l’accordo” ha detto una lavoratrice. “Domani è l’ultimo giorno di procedura, è l’ora della verità. Il Governo ha annunciato in tutte le sue istanze che c’è la soluzione. La Whirlpool non ha ancora ritirato la procedura di licenziamento. Oggi si capisce chi ha parlato seriamente o no“.
I lavoratori, in presidio al Mise, sono tornati in piazza a 24 ore dal termine della procedura di licenziamento che riguarda 340 dipendenti dello stabilimento di via Argine a Napoli.
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