Conoscere la legge relativa alla tutela della donna incinta sul luogo di lavoro è importante per capire quali sono i propri diritti.
Non è una circostanza insolita quella di affrontare una gravidanza, anche improvvisa, mentre si affronta anche il principio di un nuovo lavoro, magari durante un periodo di prova e quindi in un momento molto particolare che potrebbe portare facilmente al licenziamento.
Ancora oggi infatti c’è un problema profondo legato alla maternità e all’operatività sul posto di lavoro, tanto da essere talvolta fattore di scelta negativa per coloro che devono optare per un nuovo incarico professionale.
Donna incinta e lavoro: le tutele della legge
La legge stabilisce che le donne lavoratrici non possano essere licenziate per questo motivo, il problema principale è cosa dichiara il datore di lavoro all’atto del licenziamento. Nessuno infatti metterà per iscritto che sta procedendo in quel senso perché la persona è in gravidanza e quindi è così che si apre un lungo dibattito difficile da risolvere.

Secondo quanto previsto a livello normativo le donne durante la gravidanza non possono essere licenziate fino al termine del congedo di maternità e comunque fino al primo anno di età del bambino. La questione resta però sulle eccezioni perché questa legge trova un punto di stallo in tre motivazioni che invece sono accettate da parte del datore di lavoro: licenziamento per giusta causa quindi laddove sussista una motivazione valida che spinge ad allontanare la persona per una mancanza sul lavoro, cessazione dell’attività dove ovviamente è impossibile continuare a stipendiare la persona ed esito negativo del periodo di prova.
In questo ultimo caso bisogna fare molta attenzione, è un momento di valutazione per il titolare dell’attività ed è ovvio che dirgli di essere in dolce attesa non rappresenterà per lui una buona notizia perché prefigurerà le assenze, le esigenze e tutti i dettagli che per forza di cose sono corredati ad una gravidanza. Quindi non resta che auto-tutelarsi ed evitare, in questa fase del rapporto di lavoro, di annunciare la gravidanza. È giusto procedere per capire se c’è o meno un esito positivo per il tipo di attività svolta e quindi a prescindere da quelle che sono le caratteristiche esterne che potrebbero far protendere per un esito ingiusto.
@avv_dirittodellavoro ATTENZIONE: Il consiglio non é indirizzato a tutte le persone incinte, ma vale solo nei casi di gravidanze senza problemi o prescrizioni mediche specifiche, se le mansioni che svolgiamo e la salute nostra e quella dellə nasciturə lo consentono e se lavoriamo nel privato. Per godere dell’astensione obbligatoria,ovviamente, occorrerà informare il datore di lavoro e l’inps entro il settimo mese, quindi il consiglio vale per il periodo precedente e nei limiti di quanto sopra. #periododiprova #prova #incinta #licenziamento #consiglilegali #licenziamentonullo #inps #gravidanza #astensione #avvpettineo #avvsilviapettineo #avvocatasilviapettineo #avvocatadellavoro ♬ suono originale – avvocatadellavoro
Laddove ci siano altre situazioni come demansionamento in caso di gravidanza, ostacoli per la carriera e simili si va comunque incontro alla violazione e quindi è giusto richiedere la tutela della propria persona e della professione nelle sedi giuridiche adeguate.