Con l’effetto dei rincari sulla stagione turistica cambia la mappa delle vacanze italiane: diffusi i cali, anche tra il 20% e il 30% della domanda degli italiani verso le destinazioni nazionali.
Sotto i riflettori le mete consolidate come Spagna, Tunisia ed Egitto – Sharm El Sheikh -, oppure nuovi approdi come Albania e Montenegro.
Mentre per i lunghi viaggi è tornato in auge il Far East con il Giappone in testa, sull’onda dello yen low cost e dei supersconti delle compagnie aeree del Golfo: questo andamento a due velocità rischia di avere un impatto sull’andamento del Pil.
Non è un’estate da tutto esaurito, i commenti di Federturismo e Confcommercio
“Speriamo nel contributo del turismo e poi nella ripresa dell’industria” ha detto infatti il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, commentando la flessione congiunturale del Pil pari allo 0,3% nel secondo trimestre.

Damiano Baschiera – Newsby.it
Ma dal fronte delle imprese si fa presente che occorre invece molta cautela: Federturismo, la federazione guidata da Marina Lalli aderente a Confindustria, chiarisce subito che, nonostante la crescita degli arrivi dall’estero (+4%), non sarà un’estate da tutto esaurito.
Il caldo ha spinto la montagna (+2%) ma l’emergenza ambiente ha avuto un impatto consistente. Marina Lalli parla di campanello d’allarme che deve far riflettere per il futuro.
L’aumento dell’inflazione ha eroso il potere d’acquisto dei turisti e ha costretto le aziende a rivedere i loro prezzi al rialzo – spiegano da Federturismo -. Mentre le città d’arte italiane rimangono popolari, le destinazioni meno tradizionali stanno registrando un calo significativo delle visite, fino al 20-30%.
“Il 2023 sta mettendo a dura prova l’intero settore turistico. – commentano da Federturismo – Dobbiamo fare fronte a una serie di sfide, tra cui il cambiamento climatico e l’inflazione, che stanno cambiando il volto del turismo. Nonostante tutto, siamo fiduciosi nella nostra capacità di adattamento e resilienza. L’Italia rimane una destinazione turistica ineguagliabile e continueremo a lavorare per garantire che rimanga accessibile e accogliente per tutti”.
Per Confcommercio occorre riflettere sulla frenata che si sta manifestando nella domanda, dopo che il consuntivo dei primi cinque mesi 2023 ha fatto segnare un aumento complessivo del 15% delle presenze turistiche.
Lo stop del turismo è un rischio da evitare ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sottolineando la necessità di sostenere la domanda turistica con alleggerimenti fiscali e semplificazioni per controbilanciare le tensioni inflazionistiche e l’allarme ambiente.
Per Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi “l’estate 2023 non sta dando una buona performance per ciò che riguarda il nostro mercato interno, in sostanza il turismo italiano ha subito una flessione mentre i risultati migliori li rileviamo a livello internazionale”.
È alta la percentuale di americani – aggiunge Bocca -, tornano gli asiatici, ed è forte la presenza del turismo straniero nelle nostre città d’arte. Ma per gli italiani il piatto piange, hanno dovuto calcolare al millesimo ogni voce di spesa e, malgrado ciò, molti hanno dovuto rimodulare la dimensione del viaggio. Si predilige l’auto, segno che i trasferimenti in treno e in aereo hanno raggiunto prezzi non accessibili a tutti.
“Le nuove regole sul reddito di cittadinanza – commenta Bocca – potrebbero portare un beneficio al settore in termini di formazione e occupazione. È presto per fare una valutazione, ma mi auguro che il risultato delle modifiche volute da questo governo ci sorprenda, soprattutto per ciò che riguarda le fasce di età dei più giovani, così preziosi negli impieghi all’interno del nostro comparto”. Per Assoturismo Confesercenti, guidato da Antonio Messina, agosto registra un calo di almeno 800mila presenze rispetto al 2022.
Un italiano su 10 rinuncerà a viaggi e vacanze
Secondo stime delle associazioni dei consumatori più di un italiano su 10 rinuncerà a viaggi e vacanze causa caro-prezzi, un fattore che pesa sulla competititività dell’offerta italiana.

Secondo stime Jfc, gli italiani si sono ritrovati in tasca almeno 2mila euro in meno causa inflazione, mentre per un’indagine Demoskopika c’è una crescita media del 9% dei prezzi nel turismo, con un aggravio di costi complessivo vicino ai 4 miliardi.
Sempre per Demoskopika si tratta di tensioni più elevate rispetto a Spagna, Grecia o Francia, o anche Turchia che rileva una crescita del 17% degli arrivi internazionali nei primi sei mesi del 2023 pari a 22 milioni e un +27% per le spese dei turisti – stimate in 21,7 miliardi di dollari -. La Spagna registra un +24% per gli arrivi esteri (37,5 milion in sei mesi) sul 2022, anche se i livelli sono ancora sotto i risultati 2019.
L’Italia comunque resta in cima alle intenzioni di viaggio internazionali: Il ritorno degli americani dopo l’emergenza Covid ha tonificato aree ad alta vocazione enoturistica come il Piemonte, che rileva incrementi anche del 50% a seconda delle zone, grazie anche ad un apprezzabile progresso del mercato nazionale.
Ma sul fronte del turismo green si lamentano invece marcate flessioni in Toscana: per Confagricoltura si stimano cali anche del 30%, a causa della debolezza della domanda nazionale.
Offerte scontate per la Sardegna, bene per il Veneto
Le offerte scontate last minute sono la strategia per la Sardegna, i costi del viaggio sono calati anche del 40% rispetto alle tariffe top ma finora la risposta del mercato sembra ancora limitata. A luglio alcune rilevazioni hanno registrato flessioni in hotel anche del 20% anche in questo caso soprattutto a causa della debolezza della domanda nazionale.

Bene il Veneto: “La stagione turistica estiva 2023, nonostante il maltempo e l’aumento generalizzato dei prezzi, registra dati incoraggianti. A luglio, la Costa Veneta ha registrato ottimi risultati: il tasso di occupazione negli alberghi è superiore all’80%. Siamo vicini ai dati pre-pandemia. Il turismo è in buona salute” ha detto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
“Le spiagge – secondo l’assessore al Turismo Federico Caner – registrano un’occupazione media vicina all’80% (strutture ricettive e campeggi) con Jesolo al top”.
Per quanto riguarda l’industria crocieristica, il contenimento dei rincari e pacchetti di viaggio strutturati in maniera da venire incontro alla domanda sono oggi l’arma vincente, da quanto dice Leonardo Massa, componente del top management di Msc.
Sempre secondo Massa il 2023 si annuncia un anno record per il settore, considerando sia i volumi di traffico che le stime di business. Oltre un milione di italiani, secondo le stime generali di settore, sceglierà una vacanza in crociera. Per quanto riguarda Msc, la compagnia conta di movimentare negli scali italiani (tra domanda nazionale ed estera) oltre 4 milioni di crocieristi.
Ad ogni modo, il Governo è impegnato nel riassetto della governance del turismo e nella soluzione dei nodi per alcuni eventi chiave.
La ministra Daniela Santanchè sta spingendo sul riassetto e sul potenziamento del Ministero. Per gli alberghi diffusi nei piccoli centri – che sono particolarmente attrattivi, come ricorda la Santanchè – sono stati resi disponibili 34 milioni.
Per quanto riguarda i grandi eventi, Santanchè si è detta fiduciosa anche sulla soluzione dei ritardi per le Olimpiadi di Milano e Cortina del 2026. Per la montagna in dirittura d’arrivo c’è anche un fondo da 200 milioni. Procede infine la cabina di regia per il Giubileo di Roma, con 40 milioni di arrivi attesi da gennaio.