Smart Working, cosa cambia dopo il 30 settembre per i lavoratori fragili

Il lavoro da remoto come cambia - Newsby.it
Newsby Benedetta 25 Settembre 2023

Smart working, la legge per i lavoratori fragili e i genitori di bambini under 14 cambierà nelle prossime settimane: la situazione andrà ripensata.

Il 30 settembre si avvicina rapidamente, portando con sé una scadenza importante per i lavoratori fragili in Italia che desiderano beneficiare dello smart working, un’opzione resa possibile dalla legge di conversione del decreto Lavoro. La data segna il termine per coloro che sono affetti da gravi patologie croniche con scarso compenso clinico e una particolare connotazione di gravità, indipendentemente dal settore in cui operano, sia esso privato o pubblico.

Secondo la normativa vigente, il diritto al lavoro da remoto per questi lavoratori non è condizionato dalla compatibilità delle loro mansioni. Questo significa che, se necessario, possono essere assegnate diverse mansioni all’interno della stessa categoria o area di inquadramento, come definito dai contratti collettivi di lavoro, senza alcuna riduzione del salario. In altre parole, il diritto allo smart working è un diritto inalienabile per questi lavoratori super-fragili.

La legge per i genitori di bambini e bambine under 14

Per i genitori di figli under 14 e per i professionisti che corrono un rischio maggiore di esposizione al contagio da Covid-19, la proroga per lo smart working è confermata fino al 31 dicembre. Tuttavia, in questo caso, il datore di lavoro può negare il lavoro agile se le mansioni del richiedente non consentono di lavorare da remoto. La sicurezza dei lavoratori e la natura delle loro mansioni sono chiaramente in primo piano in questa situazione.

Smart working
Smart working (NewsBy.it)

La doppia scadenza, il 30 settembre e il 31 dicembre, è il risultato di costi maggiori a carico del datore di lavoro per la tutela del lavoro da remoto per i lavoratori super-fragili rispetto alle altre due categorie protette. Questo solleva la domanda su cosa succederà dal primo ottobre, quando il termine per lo smart working scadrà per i soggetti affetti da gravi patologie.

Cosa succederà dopo il 30 settembre?

Il governo italiano potrebbe considerare diverse opzioni per affrontare questa transizione. Una possibilità potrebbe essere quella di estendere ulteriormente il permesso, ma solo a condizione che i lavoratori dispongano di una certificazione medica che attesti il loro status di fragilità. In tal caso, il termine per il lavoro da remoto potrebbe essere esteso fino al 31 dicembre, sempre con l’ulteriore condizione della compatibilità delle mansioni.

Lo smart working ha aperto nuove opportunità per i lavoratori fragili in Italia, ma anche nuove sfide per datori di lavoro e legislatori. La scadenza del 30 settembre si avvicina, e i lavoratori super-fragili dovranno valutare attentamente le loro opzioni. Nel frattempo, il governo dovrà ponderare come gestire questa transizione in modo equo ed efficace per tutti.

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