Già a partire dal 1° ottobre 2023 una nuova tutela contro il caro-bollette: con l’eventuale incremento del prezzo del gas scatterebbe in automatico il bonus riscaldamento, misura di supporto per le famiglie in difficoltà
Il termine fissato per la scadenza dell’attuale bonus bollette è il 30 settembre, ma non è ancora chiaro se ci sarà una proroga o meno da parte del governo. Il bonus riscaldamento potrebbe figurare nel nuovo Decreto energia e con lo stesso potrebbe essere poi introdotto anche un bonus benzina.
L’articolo 3 del Decreto energia (n. 34 del 30 marzo 2023) ha infatti istituito un nuovo bonus che dovrebbe partire dal 1° ottobre, il cosiddetto bonus riscaldamento e gas. Per questo contributo in quota fissa in caso di lievitazione dei prezzi del gas è stato stanziato 1 miliardo di euro, tuttavia non sono ancora chiari i dettagli su come funzionerà e sui criteri di assegnazione in quanto manca ancora il decreto del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica.
In caso di conferma è probabile che il bonus gas e riscaldamento non prevedano alcun requisito reddituale. In caso contrario ovvero se il bonus gas e riscaldamento dovesse essere introdotto in sostituzione del bonus sociale, si potrebbe di conseguenza ereditare anche il limite Isee (15 mila euro).
Il bonus riscaldamento e gas non sarà dunque automatico, ma scatterà solamente in caso di una lievitazione dei costi dell’energia: sarà infatti riconosciuto se la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso supera la soglia di 45 euro/MWh. Ad agosto il prezzo medio del gas è stato di 33,20 euro/MWh che è piuttosto lontano dalla soglia prestabilita, tuttavia con l’arrivo del freddo il rischio di un incremento dei prezzi non è remoto.
Requisiti e importi
Solo dopo la pubblicazione del decreto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza d’accordo con il ministero dell’Economia e delle finanze verranno definiti i criteri per l’assegnazione del contributo e quindi Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, potrà infatti definire le modalità applicative nonché la misura del contributo.

Il bonus tuttavia dovrebbe consistere in una compensazione tra la soglia dei 45 euro e l’aumento del prezzo rilevato e dovrebbe essere riconosciuto in automatico, così come il bonus sociale, nella bolletta successiva a quella in cui è stato rilevato l’incremento del prezzo.
Il bonus gas e riscaldamento non spetta a coloro che già godono dei bonus in bolletta, riconosciuti in automatico con Isee non superiore a 15 mila euro e 30 mila nel caso di famiglie numerose con almeno 4 figli a carico.
A beneficiare del maggior contributo saranno le famiglie che vivono nelle zone più fredde sulla base alle sei zone climatiche definite dall’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993 n. 412. I vari Comuni vengono assegnati in base al numero di gradi quotidiani, intesi come somma della differenza positiva tra la temperatura dell’ambiente interno e la temperatura media esterna giornaliera.