La crisi economica aggravata dalla pandemia di coronavirus ha fatto crollare il Pil italiano nel 2020, che solo a maggio ha ripreso a crescere. Infatti, l’ultimo rapporto dell’Istat rivela segnali positivi per quanto riguarda la produzione industriale, mentre a giugno è tornato a crescere il settore manifatturiero. Anche le esportazioni verso Paesi Ue o extra Ue segnano un risultato positivo a giugno. Tuttavia, l’Istat ha voluto precisare che “le informazioni disponibili per i mesi di luglio e agosto” sono “ancora parziali”, ma “suggeriscono il proseguimento della fase di ripresa”. Fitch, invece, abbassa la stima del Pil 2020: in Italia si prevede un calo del -10% rispetto alla precedente stima di -9,5%.
Secondo l’Istat la fase di ripresa in Italia sta proseguendo anche nei mesi di luglio e agosto. In particolare, a luglio sono stati registrati incrementi dei consumi elettrici e della fatturazione elettronica. Bene anche le esportazioni sia verso Paesi dell’Unione Europea sia verso altri continenti. Per il mese di agosto, invece, “l’indice del clima di fiducia delle imprese ha confermato i segnali positivi registrati a luglio – scrive l’Istat – e diffusi a tutti i settori anche se di intensità diverse, con i servizi di mercato e il commercio al dettaglio che hanno segnato gli aumenti più ampi”.
Per quanto riguarda l’occupazione, a luglio sembra siano arrivati segnali positivi, con un aumento degli occupati al quale è seguito – in agosto – un graduale ritorno alla normalità per moltissime realtà aziendali.
Il mese di luglio 2020 ha segnato una piccola perdita nelle vendite al dettaglio rispetto al medesimo periodo di giugno: il calo registrato è pari al 2,2%. il settore che ha registrato le perdite maggiori è quello dell’abbigliamento e delle pelliccerie (-27,9% su luglio 2019), al quale segue il settore delle calzature, del cuoio e dei viaggi (17,3%). Rispetto a luglio 2019, invece, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 3,8% per la grande distribuzione e dell’11,7% per le imprese operanti su piccole superfici. Il commercio elettronico, infine, è in crescita dell’11,6% e anche il commercio degli utensili e della ferramenta in generale vede un segnale positivo (+3,2%).
Se per l’Istat l’economia italiana si sta riprendendo, secondo Fitch invece le stime sul Pil italiano nel 2020 sono in ribasso. Nel rapporto Global Economic Outlook di settembre si legge, infatti, che il Pil italiano calerà del -10% rispetto alla stima precedente del 9,5%. Buone notizie, però, per il 2021: dall’iniziale crescita del 4,4% si è passati a una crescita del 5,4%. Il momento attuale, dunque, riflette per ‘economia italiana “il punto più basso di partenza per le attività e l’annuncio di uno stimolo fiscale aggiuntivo a livello nazionale”.
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