Multe e tasse non pagate: come fare per rottamare le cartelle esattoriali

La legge di Bilancio prevede che i contribuenti possano rottamare le cartelle esattoriali attraverso la Definizione agevolata

Rottamazione cartelle
Immagine | Unsplash @Dimitri Karastelev
newsby Redazione30 Gennaio 2023

La legge di Bilancio 2023 prevede che i contribuenti possano pagare i debiti affidati in riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se ricompresi in precedenti rottamazioni che risultano decadute per mancati pagamenti, attraverso la Definizione agevolata. In altre parole, questa nuova rottamazione delle cartelle esattoriali consente a 19 milioni di debitori di cancellare le pendenze con il Fisco. Ecco come fare per rottamare le cartelle esattoriali.

La Definizione agevolata

Chi presenta domanda per la Definizione agevolata sarà tenuto a pagare unicamente le somme dovute a titolo di capitale e i rimborsi spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica, ma non dovrà versare le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio. L’Agenzia delle Entrate, fino al 30 giugno 2023, comunicherà a chi ha fatto domanda per rottamare le cartelle esattoriali l’ammontare delle somme dovute e i bollettini di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione.

Rottamazione cartelle
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Quali cartelle possono essere rottamate

Nella Definizione agevolata possono rientrate tutti i debiti affidati all’Agente della riscossione tra il primo gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli relativi a cartelle non ancora notificate, con provvedimenti di rateizzazione o di sospensione e già oggetto di una precedente rottamazione. Rientrano anche i carichi affidati dagli enti previdenziali di diritto privato, ma solo se l’ente, entro il 31 gennaio 2023, ha adottato uno specifico provvedimento trasmettendolo all’Agenzia delle entrate-Riscossione.

Sono esclusi dalla rottamazione le somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato (crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti, multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a sentenze penali di condanna); le somme affidate dagli enti della fiscalità locale e/o territoriale per la riscossione a mezzo avvisi di pagamento.

Per le violazioni del Codice della strada e alle altre sanzioni amministrative, l’Agenzia delle Entrate spiega che non sono da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi, le cosiddette maggiorazioni, quelle di mora, di rateizzazione e le somme dovute a titolo di aggio.

Rottamazione cartelle
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Come presentare la domanda per rottamare le cartelle esattoriali

Per aderire alla Definizione agevolata gli interessati devono presentare domanda entro il 30 aprile 2023. La domanda può essere presentata soltanto per via telematica in due diversi modi: accedendo al portale con le credenziali Spid, Cie e Carta Nazionale dei Servizi, indicando le cartelle/avvisi per i quali si intende chiedere la Definizione agevolata; oppure compilando un apposito modello e allegando la documentazione di riconoscimento. L’Agenzia delle Entrate dovrà fornire una risposta entro il 30 giugno.

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