Fisco nei guai, black out cancella archivi | Addio alle tasse non pagate

I server Sogei vanno in crash, il Fisco trema: tutte le posizioni debitore dei cittadini verso lo Stato, dal 2010, sono sparite? La situazione

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Newsby Redazione 1 Aprile 2022

Siti in tilt, piattaforme impazzite e fisco in fibrillazione. Questa la situazione venutasi a creare già da un paio di giorni, a causa di un corto circuito ai server della piattaforma Sogei. E la conseguenza potrebbe essere l’azzeramento dei debiti dei cittadini che ancora devono delle tasse allo Stato.

La situazione non sembrava tanto grave, tanto che Sogei aveva spiegato tramite Twitter di “non essere sottoposta ad alcun attacco cyber e che i servizi sono momentaneamente non disponibili per problemi tecnici“. Ma il tutto sembra precipitato con il trascorrere dei giorni. Quali possono essere quindi le conseguenze per il fisco e, soprattutto, per le tasse dei contribuenti?

Fisco cancella le tasse degli italiani: cosa è successo e le conseguenze

Il problema risale allo scorso 30 marzo, giorno in cui si sono oscurati tutti i siti dell’amministrazione finanziaria. Non era più possibile accedere alle piattaforme su tasse e fisco, ma nemmeno al portale dal quale scaricare i Green pass. Si era parlato di “malfunzionamento dei circuiti elettrici“, con la garanzia di nessuna conseguenza per i dati del Fisco italiano. Il black out, spiegava l’Agenzia delle Entrate, “non ha in alcun modo interessato la sicurezza di dati sensibili“. E invece non sembra essere affatto così.

Un portafogli ricolmo di soldi
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Lo si legge in un post del gruppo Facebook “Commercialista Telematico”, i cui toni certificano il grande allarme del mondo del fisco. La nota spiega che “il crash dei server Sogei degli ultimi 3 giorni ha causato più danni di quanto inizialmente l’agenzia abbia inteso lasciare trapelare. Il danno maggiore pare che interessi soprattutto gli archivi di Ade Riscossione, dove il black out avrebbe comportato l’azzeramento, pare irreversibile, di tutte le posizioni debitore dei contribuenti italiani a partire dal c.d. ‘nuovo mondo’ (ruoli emessi dal 2010 ad oggi)“.

Decisamente radicali le conseguenze. “Non è ancora chiara la linea che il Ministero delle Finanze intenderà perseguire per arginare un danno di decine di miliardi ma già si parla di ‘anno zero fiscale’, dove ogni contribuente tornerà ‘vergine’ rispetto ai debiti nei confronti del fisco. Probabilmente sarà richiesto in sede di tassazione dei redditi di qualsiasi natura un contributo straordinario una tantum per la cosiddetta ‘ripartenza fiscale’. Staremo a vedere“.

Un cittadino, rimasto metaforicamente a tasche vuote
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Ovviamente ci spiace dovervi comunicare che le tasse dovremo continuare a pagarle. Si tratta infatti di un pesce d’aprile, e speriamo non vi siate già comprati la decapottabile o un Patek Philippe da sfoggiare con gli amici in barba al Fisco italiano.