Il governo ha stanziato dei fondi per le famiglie che necessitano di un sostegno concreto: fino a 600 euro al mese.
Questi anni sono sicuramente caratterizzati da una crisi economica che ha lasciato il segno nei cittadini, costretti a rimodellare il proprio stile di vita. Possiamo citare il classico caso dell’aumento delle bollette o dei generi di prima necessità , ma la verità è che si tratta di un problema molto più ampio, che con l’inflazione alle stelle, ha visto rincari su ogni fronte.
A colpirne maggiormente sono coloro che hanno famiglie, o comunque sono intenzionati a formarne una. La nascita di un bambino infatti, comporta spese importanti come l’acquisto dell’attrezzatura, dei pannolini e degli alimenti. Purtroppo questo periodo storico è stato influenzato dalla situazione economica, tanto da introdurre il bonus spesa e rinnovare in maniera più consistente un altro utilissimo bonus contro lo spopolamento: il bonus bebè. Il tasso di natalità in Italia sta diminuendo negli ultimi anni, tanto da obbligare il Governo a prendere seri provvedimenti in merito. Secondo i dati ISTAT il calo delle nascite si è riscontrato dal 2008, per avere un picco significativo nel 2019. Vediamo nel dettaglio come funziona il bonus bebè 2023, quali sono i requisiti e quanto tempo si ha per richiederlo.
Bonus bebè: chi può richiederlo e quando fare domanda
Come accennato in precedenza, il Governo ha deciso di stanziare un bonus specifico a favore della natalità nel nostro paese. Come molti sapranno, questa misura era già presente negli anni scorsi, ma sostituita definitivamente dall’assegno unico e assegno universale nel gennaio del 2023. Tuttavia, sempre per quest’anno, il Governo ha stanziato i fondi che andranno destinati alla gestione delle regioni di appartenenza. In questi giorni una bellissima novità è arrivata con una delibera in alcune regioni italiane.

Il bonus bebè sta dunque diventando una realtà concreta. La Sardegna per esempio, in queste settimane ha approvato un assegno mensile di ben 600 euro al mese per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso del 2022 e del 2023; valido sino al compimento dei 5 anni di vita. Per i figli successivi invece, saranno garantiti 400 euro al mese. Un dettaglio importante è il fatto che tra i requisiti, non vi è richiesto alcun limite ISEE, motivo per cui il bonus è disponibile a tutti, a patto che rispettino l’anno di nascita prestabilito. Per richiedere il bonus bisogna effettuare la domanda presso il proprio Comune di residenza entro il 16 gennaio 2024. Inoltre è importante che il comune di residenza non superi i 3.000 abitanti.
Oltre alla Sardegna, anche il comune di Novoli (Lecce)Â prevede un contributo di 300 euro per i bambini nati e adottati nel 2022: il genitore o il bambino devono essere residenti almeno un anno nel comune di Novoli. Anche in questo caso la domanda va fatta presso il proprio comune di residenza.