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Il presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili, Gabriele Buia, parla del Dl Semplificazioni, licenziato dal governo Conte. “Il mio richiamo è stato non tanto ai contenuti di questo provvedimento che effettivamente in alcuni passaggi fa vedere che c’è stata volontà di semplificare da parte del governo ma bensì sul fatto che non vedo una visione di insieme di futuro, dove vogliamo veramente arrivare“, le sue parole.
Secondo Buia con il Dl Semplificazioni non c’è stato quel cambio di passo che sarebbe stato lecito attendersi dall’esecutivo. “Sembra un provvedimento che mette cerotti, tampona – spiega -. Avrei voluto, invece, vedere un cambio di passo, una svolta, un voltar pagina una volta per tutte togliendo quelle zavorre che storicamente ha. Ci sono nicchie di potere che vanno smontate, ci sono ministeri cui tutto è dovuto e che tutto bloccano“, aggiunge.
E ancora: “In un arco temporale massimo di due anni vorrei vedere l’inizio di un’opera pubblica prevista. E’ innegabile che abbiano migliorato un po’ ma non è solo accorciando i tempi della VIA (valutazione di impatto ambientale) o della Conferenza dei servizi che si risolve il problema perchè se poi l’ente non risponde il problema non è risolto“, conclude il presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili.
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