Dividere eredità con o senza testamento con nuove leggi: attenzione ai diffusi errori che fanno perdere tanti soldi

Dividere eredità con o senza testamento, ecco come funziona (NewsBy.it)
Newsby Margot Grossi 23 Ottobre 2023

Dividere eredità senza testamento è possibile grazie alle nuove leggi, ci sono però degli errori da non trascurare per non avere problemi

Nell’ambito successorio, la divisione ereditaria è una fase essenziale e critica. Non tutti sanno come dividere l’eredità. È importante fare una pianificazione ereditaria.

La divisione ereditaria è definita essenziale, perché nella comunione ereditaria il diritto di dividere l’eredità è previsto dall’Articolo 713 c.c. dell’ordinamento, tranne in casi particolari (clausola testamentaria che impedisce la divisione per massimo cinque anni, cfr, Art. 713 III c.c.); critica perché annunciatrice di varie problematiche di natura. giuridica e non giuridica.

Come risaputo, in presenza di una pluralità di eredi, e salvo che il testatore non abbia già provveduto in sede di testamento a dividere la propria eredità, tra i coeredi sorge una comunione ereditaria. A questa, consegue che il singolo coerede è proprietario di una quota ideale della massima ereditaria. Detto questo, è necessario fare una divisione ereditaria totale o parziale, se si vuole dare la possibilità che ciascun coerede sia pieno ed esclusivo proprietario di singoli beni caduti in successione.

Dividere l’eredità con o senza testamento, le strade possibili

Le strade principali per dividere l’eredità sono tre, e sono possibili quando non vi siano eccezioni di cui all’Art. 713 c.c.):

  • la divisione volontaria o contrattuale: dato il contratto tra coeredi, ciascuno di essi vede attribuirsi il controvalore in beni della propria quota ideale. Qualora avessimo tre eredi e tre immobili in successione, ciascuno avrà il proprio immobile e salvo eventuale conguaglio in denaro per appianare eventuali differenze tra loro. L’accordo può avere anche natura transattiva, se nella sede, i coeredi appianano eventuali controversie tra loro incardinate o da incardinare, aventi ad oggetto la successione ereditaria;
  • la divisione mediata, ovvero quella che si è perfezionata nell’ambito del procedimento di mediazione ex D.L. 28/2010 presso un Organismo di mediazione, autorizzato dal Ministro, alla presenza di un mediatore professionale. Per far sì che questo avvenga, devono esserci: la condizione di procedibilità per eventuali successive domande avanti al competente tribunale aventi ad oggetto una successione ereditaria.
  • la divisione giudiziale, quando le parti non arrivano a una soluzione condivisa contrattuale alla loro controversia. Oggi, è davvero l’extrema ratio, sia per costi di giustizia ed onorari, sia per tempistiche, sia per l’insoddisfazione spesso ottenuta dalle parti all’esito.
Dividere eredità senza testamento
Dividere eredità con o senza testamento, ecco come funziona (NewsBy.it)

L’importanza della pianificazione ereditaria

In maniera lungimirante, il legislatore ha imposto che il percorso davanti al tribunale sia il più difficile possibile, sia nell’interesse delle parti, che del sistema in generale.

Ecco perché una pianificazione ereditaria è essenziale: senza di quella, il rischio più alto è sia quello di far litigare gli eredi tra di loro, sia quello di rendere gli stazzi parzialmente o totalmente insoddisfatti dell’esito finale.

Le notizie recenti riguardo i profili successori di persone note, hanno fatto capire ancora di più l’importanza dell’assistenza legale di un professionista (o di più di uno), per chi vuole disporre il futuro della propria eredità massimizzando i benefici per gli eredi che gli sopravviveranno. Se scritto tecnicamente bene, il testamento è ancora oggi lo strumento migliore per gestire la propria eredità.

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