Tra le categorie messe in crisi dal dilagare della pandemia di coronavirus c’è anche quella di chi lavora negli ippodromi. Della situazione ha parlato Pier Luigi d’Angelo, presidente dell’Ippodromo di Agnano e delegato del gruppo “Ippodromi Associati”.
“La nostra categoria è in difficoltà, siamo costretti a tenere in piedi l’intero meccanismo legato alla cura e all’allenamento dei cavalli ma senza poter accedere ai premi. Non se ne comprendono le ragioni: la gara non è altro che un allenamento ufficiale, con tutti i distanziamenti necessari”, spiega.
E ancora: “Chiaramente si disputerebbero a porte chiuse con la sola possibilità di accettare le scommesse. Noi abbiamo una filiera di 15 mila persone con oltre 15 mila cavalli. Abbiamo tanto rispetto per tutte le persone coinvolte in questa tragedia, ma dobbiamo anche pensare a chi è ancora vivo“, conclude Pier Luigi d’Angelo.
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