L’emergenza coronavirus rischia di mettere in ginocchio l’economia del Paese. Per far fronte all’emergenza, proprio ieri sera, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha presentato in conferenza stampa il “Decreto Rilancio” da 55 miliardi di euro. In attesa di veder concretizzato quando promesso dall’esecutivo, i commercianti di Torino si sono mobilitati per una protesta pacifica. In piazza Castello, cuore pulsante del capoluogo piemontese, è stato organizzato un flash mob molto partecipato, pur nel rispetto delle distanze di sicurezza.
Sono parole forti quelle dei commercianti torinesi che hanno aderito al flash mob. “Il commercio non riaprirà come lo abbiamo lasciato. La cassa integrazione non è mai arrivata, siamo disperati, abbiamo delle famiglie, cosa dirò ai miei bambini?“, si chiede uno di loro.
“Ce ne sono tanti di negozi che potrebbero chiudere, ma finora abbiamo ricevuto solo parole. Ora vogliamo i fatti“, aggiunge un altro. “È dal 1996 che non scendevamo tutti insieme così. Oggi siamo almeno 250 persone“. Sono tanti i dubbi che impediscono di guardare con fiducia alla ripresa dopo l’emergenza coronavirus. “La ripresa come sarà? Fattureremo dieci volte in meno? Come si fa, le tasse non vanno sospese ma eliminate. In che condizioni potremo pagarle?“, si interrogano i commercianti che hanno aderito al flash mob.
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