È iniziata la distribuzione della carta acquisti 2023, ma attenzione: alcuni la stanno ricevendo pur non avendone diritto. Ecco cosa rischiano.
È iniziata la distribuzione della nuova carta acquisti “Dedicata a te”, la carta spesa Inps per il 2023. Questa carta, anche conosciuta come social card, ha un valore di 382,50 euro ed è stata pensata per aiutare le famiglie italiane con un Isee inferiore a 15.000 euro ad affrontare l’aumento dei prezzi. A quanto pare, però, alcuni utenti stanno ricevendo la carta pur non avendone diritto, perché già percettori del Reddito di Cittadinanza.
Carta acquisti, errori e segnalazioni: chi dovrà restituire il bonus
Una delle limitazioni imposte per ottenere la carta “Dedicata a te” riguarda i percettori del Reddito di Cittadinanza e di altri aiuti simili. Il regolamento stilato dal Governo Meloni è chiaro in merito: i beneficiari di tali forme di sostegno economico non possono ottenere la carta spesa. Tuttavia, l’associazione Federcontribuenti ha recentemente rilevato un problema potenziale legato ai destinatari della carta acquisti, poiché alcuni percettori del Reddito di Cittadinanza sembrano aver ricevuto la carta nonostante questa restrizione.

Le lunghe code agli uffici postali testimoniano il problema, con anche coloro che non ne avrebbero diritto che stanno cercando di ottenerla. Ciò potrebbe comportare problematiche fiscali e non solo, visto che la carta “Dedicata a te” rappresenta un sostegno una tantum del valore di 382,50 euro, destinato esclusivamente all’acquisto di generi alimentari, con l’eccezione di alcune categorie di prodotti come le bibite alcoliche.
Alcuni percettori del Reddito di Cittadinanza non sarebbero stati esclusi dai beneficiari
L’Inps ha individuato i beneficiari sulla base delle analisi dei modelli Isee registrati, i quali non devono superare la soglia dei 15.000 euro. Tuttavia, durante l’analisi effettuata dagli uffici dell’Inps, pare che alcuni modelli Isee riferiti a soggetti percettori di Reddito di Cittadinanza non siano stati esclusi dall’elenco dei beneficiari della carta spesa. L’associazione Federcontribuenti consiglia perciò a questi cittadini di non attivare la carta fornita dal Governo, poiché potrebbe rivelarsi una scelta amara.
Quali potrebbero essere le possibili conseguenze di questa situazione?
Chiunque percepisca il Reddito di Cittadinanza e abbia ottenuto la carta spesa potrebbe dover restituire il beneficio ricevuto all’Agenzia delle Entrate. Inoltre, non è escluso che siano previste delle sanzioni per chi abbia ottenuto la carta nonostante non ne avesse diritto, a meno che non si possa dimostrare l’esistenza di una falla nel sistema. Nel migliore dei casi, ciò significherebbe richiedere indietro il denaro a famiglie già in evidente difficoltà economica, causando ulteriori danni anziché fornire un aiuto concreto.

Il problema è stato sollevato proprio da alcuni percettori del Reddito di cittadinanza, come ha spiegato l’associazione Federcontribuenti e come riporta QuiFinanza: “Ci hanno informato che alle Poste sono state consegnate carte acquisti anche a soggetti percettori del Reddito”.
Insomma, attivare la carta spesa potrebbe mettere a rischio sia i beneficiari che le finanze statali. Presto, l’Inps inizierà a effettuare controlli, il che potrebbe tradursi in amare notifiche a fine 2023, richiedendo la restituzione della somma non dovuta per chi ha ottenuto la carta. L’invito, quindi, è alla prudenza: se dopo essersi adeguatamente informati si scopre che la carta “Dedicata a te” assegnata non sarebbe dovuta spettare, meglio non utilizzarla, anche solo per una questione etica, e segnalarlo prontamente all’ufficio postale incaricato della consegna.