ECONOMIA

Capsule caffè compatibili, comode ma non convincono: la ricerca svela perché

Capsule caffè compatibili, utilizzate per la comodità ma non convincono i consumatori. Ecco cosa non va secondo Altroconsumo. 

Il mondo del caffè è in continua evoluzione, con l’introduzione di sistemi sempre più innovativi per soddisfare il palato degli amanti di questa bevanda. Tra questi, alcune capsule compatibili si sono fatte strada grazie alla loro praticità e velocità d’uso. Tuttavia, un recente test condotto da Altroconsumo ha sollevato questioni non solo sulla qualità del caffè erogato ma anche sull’impatto ambientale di queste capsule.

Capsule compatibili, pro e contro – newsby.it

Secondo i risultati pubblicati il 24 maggio 2024 da Altroconsumo, le capsule compatibili Dolce Gusto non hanno brillato nelle prove di assaggio. Nonostante la comodità e la pulizia nell’utilizzo, gli assaggiatori comuni non hanno particolarmente apprezzato il gusto del caffè prodotto. Anche se gli esperti hanno mostrato una leggera preferenza verso alcuni prodotti durante le degustazioni specializzate, la sufficienza piena è stata assegnata solo a due tipologie di caffè testate.

Qualità del caffè in discussione

Oltre alla qualità discutibile del caffè, l’aspetto più allarmante riguarda l’impatto ambientale delle capsule. A differenza di altri sistemi come quello offerto da Nespresso, che propone opzioni compostabili o in alluminio riciclabile, le capsule Dolce Gusto sono realizzate esclusivamente in plastica e non presentano alternative eco-friendly. Questa scelta comporta una produzione significativa di rifiuti difficilmente smaltibili dato che la legge attuale non considera tali imballaggi come riciclabili a meno che non vengano svuotati e puliti manualmente prima della raccolta differenziata – un processo che pochi consumatori sono disposti a seguire.

La ricerca di Altroconsumo sulle capsule Dolce Gusto (Foto IG @altroconsumo) newsby.it

Il problema delle capsule però è solo la punta dell’iceberg quando si parla dell’impatto ambientale e sociale della produzione di caffè. Circa 125 milioni di persone dipendono dalla filiera globale del caffè per il loro sostentamento; molti sono piccoli agricoltori che lavorano in condizioni difficili e ricevono compensi ingiusti dalle multinazionali. Inoltre, i cambiamenti climatici rappresentano una sfida crescente per questo settore già fragile.

Di fronte a questa complessità, scegliere un caffè veramente sostenibile diventa arduo. Tuttavia, certificazioni volontarie come Fairtrade e Rainforest Alliance possono offrire una guida verso prodotti più rispettosi dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori lungo tutta la catena produttiva.

Le capsule compatibili con il sistema Dolce Gusto rappresentano sicuramente una soluzione pratica per molti consumatori ma pongono seri interrogativi sul fronte ambientale e della qualità del prodotto finale. È fondamentale quindi riflettere sulle proprie abitudini quotidiane ed esplorare alternative più sostenibili sia per noi stessi sia per il pianeta che ci ospita.

Zarina Chiarenza

Romana, classe ’74. Laureata in lingue, certificata in CoachingbyValues. Mi piace scrivere e raccontare storie. Il mio più grande pregio: sono del segno della Vergine. Il mio più grande difetto: sono del segno della Vergine. Il mio motto: “Lascia sempre spazio per il dolce”.

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