ECONOMIA

Bonus affitti attivo: i requisiti e le modalità di accesso

Il bonus affitti è stato uno dei punti più dibattuti durante la fase di gestazione del decreto Rilancio, ma è già attivo. L’agenzia delle Entrate ha infatti già diffuso la circolare e il codice tributo che dà modo a migliaia di proprietari di attività di utilizzare il credito d’imposta. Nato soprattutto per venire incontro a baristi, ristoratori e albergatori, che si sono visti praticamente azzerare i fatturati durante il lockdown, con conseguente difficoltà a far fronte ai canoni di locazione per gli spazi che li ospitano, il bonus prevede due diverse tipologie di sgravio.

Il credito d’imposta è del 60% del canone locazione negli immobili ad uso non abitativo e del 30% del canone nei casi contratti di affitto d’azienda. L’importo da prendere a riferimento è quello versato nel periodo d’imposta 2020 per i mesi di marzo, aprile e maggio. Attenzione però: per avere il credito, il canone deve essere stato corrisposto. La procedura, altrimenti, non si può avviare, almeno fin quando non sarà ultimato il versamento.

Il bonus, va sottolineato, riguarda in genere gli immobili ad uso non abitativo destinati a svolgere attività industriali, artigianali e commerciali. Non solo: la circolare, firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, specifica che tra i beneficiari sono inclusi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, che svolgono attività istituzionale di interesse generale.

Bonus affitti: chi beneficia di questo credito d’imposta?

In base a quanto previsto nel dl, tutte quelle attività i cui ricavi o compensi non siano superiori a 5 milioni di euro, relativamente al periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto Rilancio. Per le strutture alberghiere e agrituristiche, però, non c’è nessun tetto. Il credito d’imposta è previsto a prescindere dal volume di ricavi registrato nel periodo d’imposta precedente.

Come si accede e quali sono i requisiti?

Il credito d’imposta spetta a condizione che il soggetto o l’azienda che lo richiede abbia subito un calo del fatturato o dei corrispettivi in ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. Questa diminuzione del fatturato o dei corrispettivi va verificata per ogni singolo mese. Quindi il credito può essere riconosciuto, per esempio, magari solo per marzo e per aprile e non per maggio, qualora in quel mese si fosse ripresa l’attività con annessi ricavi.

Il credito è utilizzabile in compensazione, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa. Altrimenti può essere ceduto: a favore del locatore o del concedente, oppure di altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito per questi ultimi.

Importante: la compensazione avviene utilizzando il modello F24 da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e indicando il codice tributo “6920”.

Valerio Mingarelli

Nato a Fabriano, ai piedi degli Appennini, nel 1980. Ho iniziato a “gattonare” nelle testate locali umbre e marchigiane grazie al basket e al calcio. Giornalista professionista dal 2008, da allora tra Milano e Roma ho sempre fatto il viandante dell’informazione girovagando per radio, TV, quotidiani, agenzie e uffici stampa. Con la penna o col microfono in mano, mi sono sempre divertito da matti. Oggi seguo perlopiù le vicende del Parlamento nostrano, ma lo sport rimane sempre una passionaccia elettrizzante.

Recent Posts

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

2 giorni ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

3 giorni ago

La morte di Martina Carbonaro non è stata immediata: lo indica l’autopsia

Napoli, 3 giugno - L'autopsia ha rivelato quattro ferite principali e lesioni al collo. L'ex…

6 giorni ago

Delitto di Garlasco, il consulente della famiglia Poggi proporrà di estendere il prelievo del DNA ai tecnici che hanno analizzato i reperti

La richiesta del genetista forense Marzio Capra potrebbe aiutare a fare dei progressi nell'indagine volta…

6 giorni ago

Niente porno in Francia: i principali siti del settore protestano contro le restrizioni imposte dal governo

Questa clamorosa scelta, comunicata dalla società madre Aylo, è una risposta diretta a una recente…

6 giorni ago

La madre di Aurora Tila scrive a Meloni per chiedere pene più severe per i reati commessi dai minorenni

BOLOGNA, 02 GIU - La donna ha espresso la sua preoccupazione per le leggi attuali,…

1 settimana ago