Il blocco delle auto si sta avvicinando. A novembre non potranno più circolare i veicoli euro 4, ma esiste un servizio che permette a tutti di utilizzare la macchina. Come funziona.
Il provvedimento di restrizione della circolazione delle auto più inquinanti prevede che a novembre 2023 i veicoli di classe euro 3, euro 4, oltre a quelli già precedentemente classificati come euro 0, euro 1 euro 2 non possono circolare. I limiti stabiliti dall’Unione Europea, infatti, riguardo la concentrazione di polveri sottili e smog nell’aria, hanno necessariamente portato il governo italiano a prevedere il blocco delle vetture più inquinanti.
Il blocco e si estende, ovviamente, a tutte le vetture italiane, ma vi sono regioni che hanno anticipato il problema e hanno deciso di correre ai ripari per permettere ai proprietari delle vetture di circolare ugualmente; tra queste regioni troviamo la Lombardia che per tempo si è organizzata istituendo un innovativo servizio utilissimo per gli automobilisti.
Come funziona Move In, il servizio che permette di circolare a tutte le vetture (anche le più inquinanti)
Il servizio in questione si chiama Move In e permette anche ai veicoli più datati di circolare. Il servizio offerto ai cittadini Move In, Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti, permette di ottenere una deroga alle restrizioni antinquinamento anche alle autovetture euro 0.

Chi, dunque, procedesse all’iscrizione presso la piattaforma, potrebbe ottenere un’autorizzazione a circolare per un determinato numero di chilometri annuali. Il chilometraggio pattuito dipende dall’anno di immatricolazione del veicolo. Ad esempio sul sito ufficiale della regione Lombardia, è pubblicata una tabella che, descrive chiaramente i numeri di chilometri che si possono percorrere a seconda della vettura. Un euro zero, per esempio, può percorrere massimo 1000 km l’anno; una euro 3, 7000 Km; fino ad arrivare agli 8000 km l’anno della euro quattro diesel categoria M 1.
Come funziona Move In
Dopo l’idea della Lombardia, altre regioni hanno deciso di seguire l’esempio e fornire questo servizio, come il Piemonte e l’Emilia-Romagna. Tecnicamente, c’è un modo per registrare i chilometri percorsi da ogni vettura. Gli autoveicoli, che volessero utilizzare questo comodo servizio dovranno sottoporsi all’istallazione di una scatola nera che registra la posizione del veicolo in tempo reale tramite localizzazione GPS.
Apposite piattaforme regionali online e applicazioni per lo smartphone potranno permettere l’accesso ai dati. È importante sapere che per viaggi su autostrade il conducente può incrementare di 200 m ogni chilometro, la sua possibilità di percorrenza a patto che venga mantenuta una velocità tra i 70 e 110 km all’ora e su strade extraurbane a meno che il suo stile di guida registri accelerazioni superiore a 2 m/s. Certamente questa innovazione permetterà a molti automobilisti un risparmio non indifferente e molto probabilmente anche le altre regioni italiane provvederanno a organizzare un servizio simile anche per i propri cittadini