Assegno unico è possibile chiedere l’aumento di 30 € per ogni figlio: come modificare la propria domanda

Assegno unico figli a carico, scatta la maggiorazione (newsby.it)
Newsby Valentina Giungati 21 Settembre 2023

L’assegno unico è un beneficio economico pensato per i figli a carico che può essere integrato da una maggiorazione di 30 euro.

Questa può subentrare anche successivamente alla domanda, dipende dal variare delle condizioni stesse del nucleo. Laddove ci siano i requisiti utili è possibile quindi maggiorare l’importo che cresce per singolo figlio e può essere pertanto un sostegno molto importante.

L’INPS ha previsto la possibilità di integrare il reddito con un’ulteriore aggiunta economica che si somma a quella già prevista in base al proprio reddito, laddove ci siano condizioni particolari.

Assegno unico: come ricevere la maggiorazione di 30 euro

L’Assegno è riconosciuto alle famiglie con figli a carico fino ai 21 anni e senza limiti se disabili, con importi differenti che sono determinati in base alle condizioni economiche, quindi in base alla fascia reddituale di appartenenza. Per i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza, viene erogato e fino alla maggiore età, a patto che il giovane frequenti corsi di formazione, corso di laurea, che svolga un tirocinio professionale o sia disoccupato ma registrato presso i servizi di pubblico impiego. Possono farne domanda tutti i lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati.

Assegno unico maggiorazione 30 euro
Come ottenere 30 euro sull’assegno unico (newsby.it)

L’assegno unico può essere integrato con una maggiorazione di 30 euro in specifiche situazioni che l’INPS riconosce e che quindi permettono di andare a implementare l’importo mensile. In particolare, una delle condizioni che ne offre l’accesso è quando i genitori siano entrambi titolari di un lavoro con un ISEE che non superi i 40 mila euro. In questo caso viene riconosciuto un importo aggiuntivo di 30 euro a figlio mensilmente, proprio per incentivare il lavoro e sostenere l’impiego anche del settore femminile che, ancora oggi è difficile quando ci sono figli a carico.

L’INPS ha spiegato che, laddove ce ne sia il diritto, per poter ottenere questa integrazione è necessario modificare la domanda fatta quindi non scatterà in automatico. Bisogna accedere alla domanda presentata, aggiornare le informazioni sulla propria condizione lavorativa e anche sul reddito, ricordando di inserire sempre un importo che sia relativo alla condizione attuale (laddove necessario è utile fare un ISEE corrente e non ordinario per determinare la variazione). In base all’aggiornamento della domanda, sarà ricalcolato l’importo e gli utenti potranno godere della maggiorazione prevista per ogni figlio. Sul sito dell’INPS è presente un modello per fare una previsione di calcolo con la suddetta variazione ma anche per l’importo base per chi presenta la domanda per la prima volta.

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