CULTURA

Sara Rahmani, l’artista afghana dipinge la caduta di Kabul

Dove le parole non arrivano, vengono in nostro soccorso le immagini. Ce lo dimostra Sara Rahmani, una giovanissima artista afghana, autrice di uno straordinario dipinto, diventato virale nell’arco di poche ore, che racconta la rovinosa caduta di Kabul nelle mani dei talebani.

Sarah Rahmani, l’artista afghana che racconta Kabul

Protagonisti sono due grandi occhi verdi, che ricordano la ragazza afghana di McCurry, mentre un aereo vola al di sopra della sua testa e un soldato raccoglie un bambino dalle braccia della mamma per portarlo in salvo. Uomini che precipitano dall’aero in volo, la calca di persone sotto le mura, un uomo che sorregge un ferito: sono le immagini destinate a passare alla storia, testimonianze vivide degli orrori e della violenza, nonché simbolo del dramma afghano. Così, Sara Rahmani, giovane afghana emigrata in California pochi anni fa, ha scelto di raccontare i fatti di Kabul, affidandosi alla potenza delle immagini.

 

Il dipinto che narra le tappe della caduta di Kabul

Mentre i talebani avanzavano verso Kabul, Sara Rahmani ha dipinto due occhi verdi, intensivi ed espressivi, magnetici. Nient’altro. Ma ogni giorno che passava il dipinto si arricchiva di nuovi dettagli, nuovi orrori e nuove violenze. Prima la tragica caduta dall’aereo, poi il soldato che solleva un bambino dalla folla, infine quella lacrima che riga il viso della fanciulla. Il dipinto di Sara Rahmani si è presto trasformata nella cronaca della presa di potere dei talebani. Tra i simboli del dramma, si intravedono le tracce di una speranza ancora viva nei cuori del popolo afghano: il fiore giallo, il cielo azzurro, l’ala di una colomba, infine le donne che danzano e scrivono. Divisa tra il grigio del presente e i colori vivaci del passato, tra lo scenario oscuro dei fatti recenti e il desiderio di rinascita, questa fanciulla dagli occhi verdi è l’emblema di una terra costantemente lacerata da conflitti, che non smette di sperare in futuro migliore.

Rahmani: “Il mio cuore è in Afghanistan”

Rahmani e la sua famiglia sono emigrati in California quattro anni fa, grazie a un visto speciale del padre, che lavora per un’azienda americana. Oltre a essere un’artista di talento, la giovanissima Sara Rahmani frequenta una scuola di ingegneria civile negli Stati Uniti. Ma una parte del suo cuore è rimasto in Afghanistan, insieme alle sue amiche e compagne di college, il cui futuro è adesso appeso a un filo.

Linda Pedraglio

Sono nata e cresciuta in un piccolo paese vicino al lago di Como, ma, fra studio e lavoro, ho avuto modo di vivere città diverse: l’Erasmus a Helsinki, gli anni dell’università a Milano, il corso di giornalismo a Firenze. Sogno una piccola casa sul lago, piena di libri, che sono il mio affaccio sul mondo, e un foglio bianco per raccontare quello che osservo. Il mio romanzo del cuore è Anna Karenina. Mi occupo principalmente di libri, arte e cultura.

Recent Posts

Ultimo, è ufficiale: nel 2026 maxi-evento a Tor Vergata

Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…

2 settimane ago

Banche, Colombani confermato alla guida di First Cisl

Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…

1 mese ago

HIV, a Roma torna l’Anlaids Charity Dinner per sostenere la ricerca

Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…

1 mese ago

Prevenire lo stress finanziario: come gestire le spese più importanti?

Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…

1 mese ago

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

2 mesi ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

2 mesi ago